Kata, incarico conferito al genetista Ricci: analizzerà tracce biologiche all’ex hotel e sui trolley
Questa mattina, nell’ambito delle indagini sulla scomparsa della piccola Kata, la procura fiorentina ha conferito un incarico al genetista Ugo Ricci dell'Istituto di medicina legale di Careggi. Si torna così nell’ex hotel Astor, dove la bambina peruviana di 5 anni viveva con la madre e il fratello e dove è stata vista per l’ultima volta il 10 giugno scorso.
Il genetista dovrà procedere con nuovi accertamenti: analizzare le tracce biologiche, estrarne il Dna e compararlo con quello della bambina. Per svolgere il test, nei giorni scorsi gli inquirenti hanno notificato un avviso di garanzia a cinque ex occupanti dello stabile in cui viveva la piccola.
Tra loro, ci sono anche due zii della bambina. Per loro il reato ipotizzato è sequestro di persona a scopo di estorsione.
Il genetista dovrà nei prossimi giorni analizzare le tracce biologiche rossastre rinvenute nei bagni di tre stanze dell'ex Astor, dove viveva Kata, e poi estrapolarne il Dna e confrontarlo con quello della bambina. Saranno effettuate le stesse analisi anche sui due trolley e un borsone, sequestrati il 17 giugno scorso, quando fu sgomberato l’edificio occupato, alle due cugine peruviane e al romeno indagati.
Intanto, dovrebbe essere rimandato di qualche giorno il nuovo sopralluogo dei carabinieri nell'ex Astor mentre sarebbe per il momento confermata l'ispezione prevista per il 20 settembre nell'immobile di via Maragliano dell'ex generale del Ris Luciano Garofano, consulente dai legali dei genitori della bambina.
All'indomani della notizia degli indagati nei caso della piccola Kata, i genitori della bambina sono apparsi in conferenza stampa di fronte all’ex hotel Astor dicendosi convinti che i loro familiari non sono coinvolti nel rapimento della bimba: “Non so perché l’hanno rapita. Ho fiducia in mio fratello”, ha detto il padre della bambina.