Kata, il video della lite all’Astor giorni prima della scomparsa: “Non abbiamo fatto nulla di male”
Continuano senza sosta le ricerche della piccola Kata, la bimba peruviana di 5 anni scomparsa a Firenze lo scorso 10 giugno mentre giocava nel cortile dell'ex hotel Astor dove viveva insieme alla mamma e al fratellino di 8 anni.
Ieri proprio la mamma della bambina, Katherine Alvarez, ha fatto un nuovo appello davanti alle telecamere della trasmissione Chi l'ha visto? andata in onda su Rai 3. Alla giornalista che le ha chiesto "chi può aver fatto del male a te, a Miguel, alla vostra famiglia e chi può aver portato via una bambina di cinque anni?", ha risposto: "Non lo so, non abbiamo fatto niente di male. Sono distrutta. Se qualcuno sa o ha visto e ha paura di parlare, può chiamare me o miei familiari direttamente. Vi prego, aiutatemi".
Sempre nel corso della trasmissione condotta da Federica Sciarelli e andata in onda ieri sera è stato mostrato un video, già pubblicato in esclusiva dal quotidiano Il Tirreno, in cui si vede una lite scoppiata nell'ex hotel Astor giorni prima che Kata sparisse nel nulla.
Nelle immagini, girate con un telefono cellulare, si vede un uomo che tiene con un piede una porta, resistendo alla pressione di qualcuno che dall’altro lato evidentemente sta cercando di entrare, e ha in mano un coltello. A un certo punto si sente una voce di bambina urlare: "Basta, basta".
La donna non ha voluto rispondere su quello che succedeva nello stabile, ora sgomberato, per non intralciare le indagini sulla scomparsa della figlia dato che tra le piste seguite c'è quella del racket delle stanze all'Astor. Tuttavia, già nella denuncia della mamma ai carabinieri si legge di una lite con un'altra famiglia per la stanza.
I genitori della piccola Kata, tramite i propri rispettivi legali, hanno poi smentito che il video pubblicato dal Il Tirreno e poi ripreso da Chi l’ ha visto "abbia come protagonisti i medesimi e la loro figliola. Si precisa che il video in questione non riprende affatto la stanza ove soggiornavano i nostri assistiti, che la voce infantile che si ode non è assolutamente quella di Kata e infine che la vicenda ivi ripresa riguarda fatti del tutto estranei ai medesimi. Si è trattato infatti di un mero equivoco peraltro comprensibile dato lo stato di evidente prostrazione in cui stanno vivendo i genitori della piccola Kata", si legge in una nota.
Intanto, per trovare la piccola, la procura di Firenze ha deciso, in un vertice con gli investigatori, di acquisire tutte le telecamere della città e sottoporle a un massiccio esame delle immagini. L'operazione potrebbe riguardare circa 1.500 telecamere pubbliche puntate sulle strade. La ricerca sarà concentrata sui giorni 10 e 11 giugno.