Kata, il sangue trovato nell’ex hotel Astor di Firenze non è della bimba scomparsa
Resta ancora un mistero la scomparsa di Kata, la bimba peruviana di 5 anni di cui si sono perse le tracce lo scorso 10 giugno a Firenze. Non appartiene infatti alla bambina il sangue trovato nella stanza 104 dell'ex hotel Astor, in uso a due dei cinque iscritti nei giorni scorsi nel registro degli indagati proprio in relazione al caso della sparizione della piccola. Si tratta dei due zii della bambina, uno paterno, il 19enne Marlon Edgar Chicclo, e uno materno, Abel Alvarez Vasquez, il quale attualmente è in carcere nell'ambito dell'inchiesta su un presunto racket delle stanze proprio nell'ex hotel Astor.
È quanto emerge dal risultato degli esami genetici eseguiti dal professore Ugo Ricci, responsabile dell'Equipe Genetica Forense dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi, su incarico della procura fiorentina. Non sono state riscontrate tracce della bambina nemmeno nei due trolley e nel borsone che erano stati sequestrati a due cugine peruviane e a un cittadino rumeno lo scorso 17 giugno, quando fu sgomberato l'ex albergo occupato abusivamente da mesi. Due di loro, in particolare, erano stati ripresi dalle telecamere mentre uscivano dall'ex Astor con quei bagagli poco dopo la scomparsa di Kata.
I risultati delle pre-consulenze genetiche, con il test del Dna, eseguite dal professore Ricci sono stati già consegnati ai pubblici ministeri Luca Tescaroli, Christine von Borries e Giuseppe Ledda titolari del fascicolo di indagine. Nei prossimi giorni verranno consegnati i risultati definiti e completi.
Dunque, a più di tre mesi dalla scomparsa, di Kata non si hanno notizie e le indagini proseguono a ritmo serrato. Per la mamma della piccola la soluzione del giallo resta comunque all'interno dell'ex hotel Astor. "All'interno dell'albergo – ha dichiarato la donna – c'è sicuramente qualcuno che ha visto e che sa qualcosa su mia figlia che non vuole dire. Chi sa, parli. Non è ancora tardi, c'è tempo per dire la verità".
Nei prossimi giorni le squadre di elite carabinieri eseguiranno un nuovo sopralluogo imponente e con strumenti sofisticati nell'edificio di via Maragliano alla ricerca di tracce della piccola. Ma la data non è ancora stata fissata dalla Procura che nel frattempo ha inoltrato una richiesta di rogatoria internazionale in Perù per sentire 13 persone considerate testimoni informati sui fatti. Non è infatti esclusa neppure la pista che Kata possa essere rapita e trasferita in Perù.