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La scomparsa di Kata a Firenze

Kata e l’ipotesi del rapimento per errore, cosa è emerso dall’audizione dei testimoni in Perù

La procura di Firenze ha concluso le rogatorie col Perù ascoltando in videoconferenza 14 persone che reputava potessero fornire informazioni utili sulla scomparsa di Kata, la bambina di 5 anni sparita dall’ex hotel Astor il 10 giugno scorso.
A cura di Susanna Picone
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Una foto di Kataleya
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Continuano le indagini sulla scomparsa della piccola Kata, la bimba peruviana di 5 anni sparita il 10 giugno scorso da Firenze, dove viveva insieme alla madre e altri parenti. Diverse le piste seguite dalla procura di Firenze, che ha concluso le rogatorie col Perù ascoltando in videoconferenza 14 persone che reputava potessero fornire informazioni utili sulla scomparsa della bambina che viveva nell’ex hotel Astor.

A quanto si apprende, finora pare che nessun elemento utile sia emerso dall'audizione dei testimoni, parenti e amici dei familiari di Kataleya che abitano nel paese di origine. Questi accertamenti erano legati a una delle piste battute dagli inquirenti, ovvero quella suggerita dal padre della bimba (Miguel Angel Chicllo è tornato di recente in carcere ed è stato trasferito a Prato), di un rapimento per errore legato a una vendetta per una quantità di droga mai pagata.

I genitori di Kata
I genitori di Kata

Tra le persone che sono state ascoltate ci sono uno zio paterno di Kata, detenuto in carcere a Lima, un altro peruviano anche lui recluso nello stesso penitenziario e coinvolto in una vicenda di droga nell'aprile 2022 a Firenze. Questo peruviano, recluso in Perù per un'altra vicenda avvenuta nel suo Paese, era stato denunciato in Italia perché trovato dalla polizia con 13 chili di marijuana in un appartamento nel quartiere di Novoli.

Secondo gli inquirenti in quella casa viveva anche una donna, mamma di una bambina della stessa età di Kata: madre e figlia sarebbero poi andati a vivere dell'ex Astor, abusivamente occupato. Da qui l'ipotesi che la bimba scomparsa il 10 giugno sia stata scambiata per quest'ultima bambina e che sia stata rapita per vendetta.

Nel frattempo, è stato confermato anche che nessuna traccia della bimba è emersa dal sopralluogo dei "Cacciatori di Calabria" dei carabinieri nell'ex hotel Astor di Firenze. Gli investigatori hanno perlustrato ogni intercapedine e nascondiglio nell'edificio, ma non sono state trovate tracce utili alle indagini.

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