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Karol, malata di leucemia e senza insegnante di sostegno. Il caso arriva in Parlamento

Negato il diritto allo studio alla piccola di soli sei anni che è affetta da leucemia. La madre aveva scritto a Renzi senza ricevere risposta, non ci sono fondi per garantire un insegnante di sostegno per sua figlia. Luigi Gallo del Movimento 5 Stelle porta il caso alla Camera con un’interrogazione parlamentare.
A cura di Redazione
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La mamma di Karol, la bambina di sei anni malata di leucemia che vive a Pianura nella periferia occidentale di Napoli, aveva anche scritto al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per accendere i riflettori sulla drammatica condizione della piccola. Disabile totale ed impossibilitata a frequentare regolarmente la scuola, a Karol viene negato il diritto allo studio per la mancanza di fondi e di insegnanti di sostegno. Le chemio a cui si sottopone non le permettono di recarsi a scuola con regolarità, ma l'insegnamento domiciliare -previsto dalla legge- le viene negato per mancanza di risorse.

Il caso di Karol arriva in Parlamento, il deputato Luigi Gallo -membro M5S della Commissione Cultura- presenta un'interrogazione in cui sottolinea la gravissima disattenzione del diritto Costituzionale allo Studio sancito dall'articolo tre. "Karol per me è diventato il simbolo di uno stato che ti uccide due volte" – afferma Gallo- "Il simbolo di milioni di famiglie italiane che nel silenzio, oramai, si fanno carico di tutto, perché la rete di sostegno dello stato si ritrae, ossessionato dai vincoli di bilancio e le regole contabili imposte dall'Europa. Ma la mamma di Karol non resta in silenzio e il suo appello l'ho trasformato in un atto di richieste al governo per tutti gli studenti disabili".

La lettera di Angela, la mamma di Karol, non ha ricevuto risposta dal presidente Renzi. La donna, inoltre, sottolinea come la legge sia difficile da applicare perché accomuna le disabilità derivanti da gravi malattie (come la leucemia) che impediscono di frequentare la scuola a quelle derivanti da disabilità mentali che non impediscono di recarsi in aula a chi ne è affetto: "la distinzione tra due patologie infinitamente diverse, la leucemia di mia figlia costretta a casa, senza nessun contatto sociale, e la disabilità mentale affrontata a scuola, con l'obbligo di frequenza e quindi in un contesto sociale. Questa distinzione non viene fatta dalle istituzioni, ma dalla scuola si. Quindi io punto il dito e condanno i primi educatori a capire che i disabili con un handicap grave, hanno tutti una loro storia,un loro dramma e hanno per legge ugual diritto".

Gallo chiede attraverso la propria interrogazione:

se si è a conoscenza del caso di Karol sopra citato e quali siano le iniziative che si intendono attuare al fine di restituire alla stessa il diritto allo studio sancito dalla Costituzione e quali siano le motivazioni che portano al verificarsi di questa come altre situazioni analoghe;

quali siano, in riferimento alla Risoluzione approvata dalla 7° Commissione permanente del Senato della Repubblica in data 31 luglio 2014 Doc. XXIV n. 32, le iniziative del Governo, per quanto possibile dettagliando le tempistiche relative, atte ad assicurare la continuità didattica ed educativa per gli alunni con oggettive difficoltà, ivi compresi lo stato di sviluppo del software che dovrebbe rilevare le esigenze degli alunni con disabilità e disturbi specifici dell’apprendimento nel territorio nazionale con lo scopo di rendere il servizio più efficiente, e quali segnali intenda dare agli istituti ed uffici scolastici che non si mostrino ricettivi a quanto stabilito dalla normativa vigente;

Il deputato denuncia anche altri gravi fatti che si starebbero verificando negli istituti scolastici napoletani:

si verificano tuttora casi ignominiosi come quello del Liceo Artistico Statale “SS. Apostoli” di Napoli ove il Dirigente Scolastico ha invitato, con prot. n. 836/B8 del 17/02/2014, i genitori degli alunni con disabilità ad occuparsi essi stessi dei bisogni materiali dei propri figli a scuola e/o ad autotassarsi al fine di individuare un assistente materiale privato manifestando successivamente

La lettera di Angela risale ai primi giorni di ottobre, oggi siamo a dicembre e nulla si è mosso. Eppure, le ultime parole scritte dalla mamma di Karol al presidente Renzi riassumono tutta l'urgenza con cui andrebbe trattata questa vicenda: "Mi aiuti a trovare un insegnante,non la faccia sentire diversa anche in questo. La ringrazio e confido in un aiuto non solo istituzionale ma soprattutto umanitario".

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