Kamala Harris o Donald Trump? Per Papa Francesco “sono entrambi contro la vita, scegliere male minore”
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Dalle elezioni presidenziali USA al sogno di recarsi in Cina, passando per la tragedia di Gaza, la linea dura contro gli abusi, la condanna della pena di morte, i diritti dei migranti e la questione dell'aborto. Di ritorno dal lungo viaggio che lo ha visto per dodici giorni nel Sud-est asiatico e in Oceania, Papa Francesco ha affrontato, nella conferenza stampa in volo da Singapore a Roma, temi delicati, a partire dal confronto per il nuovo presidente americano.
Kamala Harris o Donald Trump? La risposta del Papa
Bergoglio non dà un'indicazione di voto chiara e netta tra Kamala Harris e Donald Trump. Anzi, sotto certi aspetti li equipara: "Ambedue sono contro la vita, sia quello che butta via i migranti, sia quello che uccide i bambini". "Non andrò a votare lì, ma non si può decidere. Mandare via i migranti, non dare loro la capacità di lavorare, non dare ai migranti accoglienza è un peccato, è grave". Sull'aborto invece ribadisce che "è uccidere un essere umano. Non ti piace la parola? Ma è uccidere". E su cosa consiglierebbe a un elettore cattolico il Papa ha aggiunto: "Nella moderna politica si dice in genere che non votare è brutto: non è buono – ha ammesso -, si deve votare e si deve scegliere il male minore". "Chi è il male minore, quella signora o quel signore? – ha chiesto su Kamala Harris e Donald Trump – Ognuno in coscienza pensi e faccia la sua scelta".
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Bergoglio in Cina? "Per me è un'illusione"
Tra i temi toccati, anche quello della Cina, dopo la tappa a Singapore dove gran parte della popolazione è cinese. "La Cina per me è un'illusione, nel senso che io vorrei visitare la Cina", ha detto Bergoglio, rispondendo ai giornalisti. "Io sono contento dei dialoghi con la Cina: il risultato è buono, anche per la nomina dei vescovi – ha osservato in vista del rinnovo dell'accordo biennale, previsto a ottobre -. Si lavora con buona volontà. Ho sentito la Segreteria di Stato su come vanno le cose, io sono contento". Ricordiamo che tuttora la Repubblica Popolare Cinese non è riconosciuta dalla Santa Sede.
Francesco non andrà alla riapertura di Notre Dame a Parigi
Parlando dei prossimi viaggi, il Papa ha smentito le indiscrezioni dei media francesi secondo le quali l'8 dicembre dovrebbe essere a Parigi per la riapertura di Notre Dame: "Non andrò a Parigi, non andrò". Sull'ipotizzato viaggio in Argentina Bergoglio ha invece risposto che "è una cosa ancora non decisa. Io vorrei andare, è il mio popolo, vorrei andare, ma ancora non è deciso, ci sono diverse cose da risolvere".
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Abusi nella chiesa: "Un crimine, una vergogna"
Poi la questione degli abusi: "L'abuso sessuale di bambini, di minorenni, è un crimine, una vergogna", ha ribadito Papa Francesco rispondendo ai giornalisti, in particolare sul caso dell'Abbé Pierre, della comunità francese Emmaus. "Un punto molto dolente, molto delicato – l'ha definito -. Gente buona, gente che fa il bene, poi, con tanto bene fatto, si vede che uno è peccatore brutto. Questa è la nostra condizione umana. E non dobbiamo dire ‘copriamo, copriamo perché non si veda'. I peccati pubblici sono pubblici, e vanno condannati". "Per esempio l'Abbé Pierre – ha continuato il Pontefice – è un uomo che ha fatto tanto bene, ma anche un peccatore. Noi dobbiamo parlare chiaro su queste cose, non nascondere. Il lavoro contro gli abusi è una cosa che tutti noi dobbiamo fare".
Gaza: "Si bombardano scuole e si uccidono bambini, poi si dice che sono guerriglieri"
Per finire il dolore per la guerra a Gaza. "Io non posso qualificare se questa azione di guerra è troppo sanguinaria o no. Ma per favore, quando si vedono i corpi dei bambini uccisi, quando si vede che per la presunzione che ci siano dei guerriglieri si bombarda una scuola, è brutto questo, è brutto".