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Julian Assange e il caso Wikileaks

Julian Assange: Wikileaks ha altro materiale sull’Italia

Mentre è in attesa della decisione sull’estradizione, Julian Assange, fondatore di Wikileaks, ha rivelato di avere nuovo materiale scottante sull’Italia.
A cura di Alfonso Biondi
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Julian Assange fondatore di Wikileaks
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Ore decisive per il fondatore di Wikileaks Julian Assange. Tra poco, infatti, un Tribunale britannico dovrà esaminare la richiesta di estradizione presentata dalla Svezia, dove è stata avviata un'inchiesta per stupro e molestie sessuali a suo carico. In questo difficile momento, però, Assange non sarà lasciato solo dai sostenitori di Wikileaks e dell'informazione libera, che stanno mobilitandosi in diverse parti del globo per dare solidarietà all'australiano. Attendendo gli esiti di questa delicata vicenda, Assange ha rilasciato un'intervista a Agoravox, intervista in cui ha parlato dei problemi suoi e di Wikileaks, per poi soffermarsi anche sull'Italia. Sul processo Assange non s'è detto preoccupato:

C'è il 40% di possibilità per noi di vincere, ma in ogni caso, sia in caso di vittoria, sia in caso di sconfitta, si andrà in appello. Siamo intenzionati a chiederlo e, ovviamente, in caso contrario, sarà l'accusa a farlo. Ma tra la sentenza e la richiesta passerà circa una settimana. Sebbene sia importante il processo di lunedì, l'appello lo sarà di più, poiché si ricomincerà tutto daccapo.

Se l'australiano perderà, in attesa dell'appello sarà arrestato e dovrà andare nuovamente in carcere. Tuttavia, facendo leva sul fatto che non è un soggetto pericoloso, in carcere potrebbe rimanerci solo qualche giorno per poi avere gli arresti domiciliari. Se, invece, vincerà, sarà libero di andare via.

Parlando di Wikileaks (progetto candidato al Nobel per la pace 2011), invece, Assange ha posto l'accento su tutti i problemi economici che comporta un modo così "spregiudicato" di fare informazione e sul fatto che tradurre la popolarità in denaro non è stata cosa possibile:

Fino al mio arresto, siamo riusciti a raccogliere anche 110mila dollari in tre giorni e mezzo. Ma questo è durato poco. Abbiamo perso quello che avremmo potuto guadagnare da questa popolarità, poiché ci sono state bloccate le donazioni. Avremmo potuto usare questa popolarità proprio per finanziarci e migliorarci. Questo ti fa capire quanto sia potente il sistema bancario, che senza aspettare un giudizio della corte, senza aspettare niente, ha deciso di bloccare i nostri conti. Ma grazie a questi soldi siamo riusciti a rendere il nostro sito più sicuro, più accessibile: ora è più facile trovare le informazioni.

Capitolo Italia. Nelle prossime settimane pare debbano venir fuori nuovi documenti scottanti riguardanti l'Italia e, in particolare, gli intrecci tra politica, economia e corruzione. Stuzzicato proprio sull'Italia e, in particolare su Berlusconi (nell'occhio del ciclone ora anche per presunte foto in cui è nudo con alcune ragazze), l'australiano ha dichiarato: "Non mi piace, ma agli italiani sì. Il problema Berlusconi non è tanto il suo potere politico ed economico, ma come l'ha usato per fare i propri interessi, corrompendo il sistema". E sul Ministro Frattini che lo aveva bollato come un terrorista: "Franco Frattini? E chi è? Mi dispiace ma non lo conosco".

Assange, infine, ha dato qualche anticipazione sulle rivelazioni riguardanti l'Italia, molte delle quali rivelano la corruzione dilagante delle grandi compagnie. Sull' Eni,ad esempio, ha dichiarato: "l‘Eni è la grande azienda corrotta italiana. E' il grimaldello che l'Italia usa per entrare in vari paesi del mondo. Come per esempio in Kyrgyzstan dove c'è un forte legame basato sulla corruzione tra l'Eni e i politici locali".

Insomma, dopo aver rivelato ultimamente che Al Qaeda era pronta ad usare la bomba atomica, pare che ci saranno a breve altre rivelazioni altrettanto clamorose firmate Wikileaks.

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