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Guerra in Ucraina

Joe Biden ha definito Vladimir Putin un criminale di guerra per gli attacchi ai civili in Ucraina

Per la prima volta, Joe Biden ha definito Vladimir Putin un criminale di guerra. La massima autorità degli Stati Uniti ha condannato duramente gli attacchi ai civili perpetrati dall’esercito russo.
A cura di Natascia Grbic
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Joe Biden ha definito Vladimir Putin un ‘criminale di guerra'. È la prima volta che il presidente degli Stati Uniti usa questo termine nei confronti del suo omologo russo. Proprio nei giorni scorsi ai giornalisti che gli chiedevano se considerasse Putin un criminale di guerra dopo il bombardamento di ospedali e cliniche maternità, Biden aveva evitato di rispondere. Oggi, dopo l'ennesimo attacco ai civili, ha dichiarato che sì, "Putin è un criminale di guerra". "Gli ostaggi a Mariupol sono un’atrocità sconvolgente. Siamo determinati a far pagare a Putin un prezzo altro", le parole della massima autorità degli Stati Uniti. Un portavoce del Cremlino ha dichiarato che le parole di Biden sono ‘inaccettabili', e le ha definite ‘retorica imperdonabile'.

L'attacco sui civili a Chernihiv e Mariupol, decine i morti

Secondo la tv pubblica ucraina Suspline, dieci civili sarebbero stati uccisi dall'esercito russo a Chernihiv, mentre facevano la fila al forno per acquistare il pane. A Mariupol, un convoglio che stava trasportando diversi civili a Zaporizhzhia sarebbe stato attaccato dall'esercito russo. Molte persone, tra cui anche dei bambini, sarebbero morte, altre avrebbero riportato gravi ferite. Secondo quanto riportato dal Guardian, inoltre, l'esercito russo avrebbe bombardato anche il teatro di Mariupol, dove moltissimi civili avevano trovato rifugio. Non si conosce il numero delle persone ferite e degli eventuali decessi.

La Corte internazionale di giustizia ordina alla Russia di sospendere l'attacco

La Corte internazionale di giustizia delle Nazioni Unite ha ordinato alla Russia di interrompere l'invasione, affermando che non esiste nessun motivo che giustifichi l'aggressione all'Ucraina. La Russia aveva giustificato l'intervento spiegando che l'esercito ucraino stava compiendo un genocidio a a Luhansk e Donetsk, e per questo aveva invaso i suoi territori. La Corte ha trovato infondate le motivazioni della Russia, e ha ordinato di sospendere immediatamente l'attacco. Solo i giudici russi e cinesi hanno votato contro l'ordine.

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