Jesolo, picchia la moglie e si rifugia sul tetto, ubriaco e armato: poi si butta giù. È grave
Ha prima picchiato la moglie, poi chiamato i carabinieri. Quindi al loro arrivo, si è barricato in casa, a Jesolo (Venezia) per poi recarsi sul tetto. Rimasto lassù per ore, minacciando di suicidarsi, alla fine si è lanciato davvero, cadendo da un'altezza di circa dieci metri. Protagonista del folle gesto un immigrato magrebino di 40 anni. A nulla è valso l’intervento delle forze dell’ordine arrivate sul posto, in via Danimarca, non distante da piazza Milano. L'uomo è stato portato all'ospedale di Jesolo e quindi trasferito in elicottero all'Angelo di Mestre. Le sue condizioni sono giudicate gravi, ma non sarebbe in pericolo di vita: nel volo ha riportato varie fratture al bacino, alle gambe e alla testa. Sono finite all'ospedale, in stato di choc, anche due donne: la moglie del quarantenne e la sorella di lei.
Sembra che il 40enne fosse già noto alle forze dell'ordine per fatti legati alla droga. I carabinieri erano stati chiamati nell'appartamento proprio da una delle due donne che abitano con l'immigrato, con ogni probabilità la compagna. La donna ha riferito di essere stata picchiata durante una lite familiare. Pare che l'uomo, prima di recarsi in cima all'abitazione, abbia rivolto la propria furia verso di loro: poi la situazione è precipitata. L’uomo avrebbe anche cercato di danneggiare il tetto. Con sé avrebbe portato anche un coltello e una bottiglia. Dopo aver bevuto per ore sotto il sole cocente, improvvisamente ha preso la rincorsa e si è lanciato dal tetto della sua casa di due piani. Sul posto è arrivata anche un’ambulanza.