Janira, uccisa a 21 anni dal fidanzato. Per il pm è omicidio premeditato
Sarebbe stata la gelosia a spingere il 20enne Alessio Alamia Burastero ad uccidere a coltellate la sua fidanzata, Janira Damato, 21enne di Pietra Ligure. Il ragazzo è accusato di omicidio premeditato. Nell'interrogatorio, il giovane ha detto di aver tenuto in tasca per tutto il pomeriggio il coltello usato per il delitto, un pugnale del tipo usato nei corsi di sopravvivenza. Alessio Alamia Burastero, difeso dagli avvocati Alessandro Vignola e Andrea Frascherelli, sarà interrogato lunedì dal gip per la convalida del fermo. Gli investigatori hanno parlato di un omicidio brutale. Janira, che ha tentato di difendersi, ha subito almeno 15 coltellate alla testa, al collo e alle spalle. Dopo il delitto, Alessio ha lasciato la casa portando con sé il cellulare della ragazza. Ai genitori di lei che dopo ore di silenzio hanno provato a contattarla, ha risposto dicendo che Janira aveva dimenticato il cellulare da lui. Ai militari, quando si è costituito, il giovane ha detto: "Ho fatto una cavolata con la mia ragazza".
Il cadavere della ragazza è stato trovato sul pavimento del salotto di una abitazione in piazzetta Morelli. Dopo il delitto il giovane si è presentato dai carabinieri per costituirsi e avrebbe spiegato di aver agito per motivi sentimentali. Sarebbe stato suo zio a convincerlo a costituirsi. Sull’episodio indaga il sostituto procuratore Daniela Pischetola che sta verificando le veridicità del racconto del reo confesso e cercando di accertare le motivazioni del delitto.
Janira aveva studiato all'alberghiero di Finale Ligure ed era era allieva dell'Accademia di Costa Crociere. Tantissime persone in queste ore stanno lasciando messaggio sulla bacheca Facebook di lui (per accusarlo) oppure di lei (per dirle addio): “Era meglio se ti ammazzavi invece di costituirti”, ha scritto una ragazza sotto a un post di Alessio, lo stesso in cui un’altra ha postato che “già dalla foto si vede che sei uno psicopatico! Hai tolto la vita a quella povera ragazza! Spero che marcirai in galera!”.
Solo mercoledì Janira aveva pubblicato un college di foto con la didascalia: “Posso essere triste, incazzata ma nessuno mi può togliere il mio sorriso”. Numerosi i messaggi di cordoglio tra i commenti: “Riposa in pace perché te lo meriti”, scrive qualcuno. Altri invece ricordano: “Ne abbiamo passate di tutti i colori insieme, ma sto bastardo il sorriso è riuscito a togliertelo”. C’è da dire che la stessa Janira sempre sul proprio profilo rivela anche la sua gelosia: "Lui è mio non guardatelo, non mettete mi piace alle sue foto". Saranno comunque decisive le prossime ore per capire il “perché” dell’omicidio. Ma anche Alessio nei suoi post su Facebook faceva riferimento alla "gelosia": "nasce quando a quella persona tieni veramente", scriveva il 20enne qualche giorno fa.