video suggerito
video suggerito

James Holmes, l’assassino della strage di Denver, condannato all’ergastolo

L’accusa aveva chiesto la condanna alla pena capitale per iniezione, ma, mancando l’unanimità tra i giudici, il 27enne è stato condannato all’ergastolo senza possibilità di rilascio anticipato.
A cura di Redazione
702 CONDIVISIONI
James Holmes durante il processo.
James Holmes durante il processo.

James Holmes, l'assassino della strage di Aurora del 20 luglio 2012 in Colorado, non è stato condannato a morte. Contro di lui l'accusa aveva chiesto la pena capitale in ragione dell'efferatezza del suo gesto, ma la linea difensiva degli avvocati del criminale ventisettenne è riuscita quantomeno nell'intento di mitigare la pena. I legali di Holmes hanno fatto osservare che il gesto criminale del loro assistito non puntava né alla notorietà né era motivato da alcuna forma d'odio. All'origine della strage, hanno sostenuto gli avvocati, c'era solo ed unicamente la grave forma di schizofrenia sofferta da Holmes.

Nello stato del Colorado la pena di morte – in questo caso era stata richiesta l'iniezione letale – può essere deliberata soltanto all'unanimità dalla giuria. Le nove donne e i tre uomini che hanno composto la giuria non hanno dunque accolto la richiesta dell'accusa, ma hanno deliberato il carcere a vita senza la possibilità di uscire sulla parola per l'assassino di Aurora. Sandy Philips, madre di Jessica Ghawi, una delle vittime di Aurora, ha spiegato: "A me non interessa che non sia stato condannato a morte, ma so che altri saranno sconvolti".

Il 20 luglio 2012 il cinema di Aurora, una località vicina a Denver nel Colorado (Stati Uniti) proietta la prima de "Il Cavaliere Oscuro. Il ritorno", una dei film più noti della saga di Batman. Holmes, studente di neuroscienze vestito e truccato da Joker, il nemico di Batman, sale sul palco antistante il telone su cui viene proiettato il film, lancia alcuni lacrimogeni sulla folla e comincia a sparare. Si contano 12 morti e 70 feriti. Segue un lungo processo che si chiude il 17 luglio riconoscendo Holmes colpevole e capace di intendere e di volere. La linea difensiva viene così respinta, poiché l'assassino – riconoscono i giudici – ha problemi caratteriali, è metodico in maniera quasi maniacale e profondamente rabbioso, ma non è schizofrenico.

702 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views