Ivrea, l’autopsia contraddice la versione del tabaccaio: “Ha ucciso il ladro dall’alto”

È stato ucciso con un colpo esploso dall'alto e alle spalle Ion Stavila, moldavo di 24 anni. È quando emerge dall'autopsia sul corpo del presunto ladro, ammazzato nella notte tra giovedì e venerdì scorsi a Pavone Canavese, in provincia di Torino, da un tabaccaio, Franco Iachi Bonvin, nel corso di un furto al suo locale commerciale. I risultati dell'esame autoptico, eseguito questa mattina a Strambino dal medico legale Roberto Testi, non combacerebbero con la ricostruzione fornita dallo stesso Bonvin, che, dunque, non sarebbe sceso in cortile durante il furto e non avrebbe sparato dopo una colluttazione con i malviventi ma avrebbe aperto il grilletto del suo Revolver 357, regolarmente detenuto, forse dal balcone di casa.
Secondo i primi esiti dell'autopsia, infatti, la ferita sul petto del moldavo non è il foro di ingresso, ma quello d'uscita del proiettile. Il ragazzo sarebbe stato quindi colpito mentre si trovava sul marciapiede, dove è stato trovato già morto dalla polizia. Franco Iachi Bonvin, che nel primo interrogatorio in Procura si è avvalso della facoltà di non rispondere, è indagato per eccesso colposo di difesa. Nei prossimi giorni sarà di nuovo ascoltato dal procuratore di Ivrea, Giuseppe Ferrando. Per questa sera, intanto, i commercianti hanno organizzato una fiaccolata di solidarietà con il tabaccaio. Anche il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, aveva promesso a Bonvin la piena solidarietà. Il 7 giugno scorso, secondo la prima ricostruzione, tre ladri si erano introdotti di notte nella tabaccheria di Pavone Canavese. Bonvin, sentiti i rumori, aveva ha preso la sua pistola e sparato, secondo la sua versione, per metterli in fuga. L'uomo in passato aveva subito diversi altri furti e rapine.