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Italiano ucciso a Londra, arrivano le prime confessioni. Ma manca ancora l’assassino

Due uomini hanno ammesso di aver occultato il cadavere di Sebastiano Magnanini, 46enne trovato morto e legato a un carrello in un canale di Londra. Un terzo uomo ha ammesso di aver mentito sulla ricostruzione dei fatti.
A cura di S. P.
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Le indagini sull'omicidio di Sebastiano Magnanini, il 46enne veneziano ucciso e gettato nel Regent's Canal di Londra dopo essere stato legato a un carrello della spesa, sono a una svolta. Tre uomini, secondo quanto riportano i media britannici, hanno confessato le loro responsabilità. In particolare, il 41enne Michael Walsh e il 61enne Paul Williams hanno ammesso di aver impedito la sepoltura del corpo dell’italiano. Sarebbero stati loro a far finire il cadavere di Magnanini nel Regent's Canal. Un altro uomo, il 22enne Daniel Hasie, avrebbe invece ammesso di aver mentito sulla ricostruzione dei fatti. La Blackfriars Crown Court deciderà la condanna dei tre indagati il prossimo 5 febbraio. Non è stata però ancora trovata una risposta alla principale domanda: chi ha ucciso Sebastiano Magnanini? Nessuno finora è stato arrestato con l’accusa di omicidio.

L'italiano trovato morto a Londra lo scorso settembre – Il cadavere dell’uomo, che da qualche tempo si era trasferito nella capitale britannica, è stato trovato nel settembre scorso. Dalle indagini è emerso che Magnanini nelle ultime settimane prima del delitto si era messo in contatto con Luke Allen, sua ex inquilina, per trovare un nuovo alloggio. Secondo quanto ricostruisce il Guardian, Magnanini controllò i messaggi su WhatsApp per l'ultima volta alle 3.15 del 21 settembre, ovvero 24 ore prima di essere visto per l'ultima volta. Poi, il 24 settembre, un passante ha chiamato la polizia per segnalare la presenza di un corpo in acqua. Per l'identificazione del cadavere, avvenuta il 30 settembre, è stata necessaria una settimana.

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