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Covid 19

Italia verso scenario 4 dell’emergenza Covid: cosa significa e cosa comporta

Alla luce del recente picco di contagi registrato in Italia, l’indice di trasmissibilità Rt che settimanalmente l’Iss calcola per ogni regione, avrebbe già superato la soglia di 1.5 registrato la scorsa settimana. Questo dato però è proprio uno degli elementi cardine che delinea la situazione attuale dell’epidemia da coronavirus e che proietta presumibilmente l’Italia verso lo scenario 4, il più grave previsto nel documento redatto dall’Iss e cioè quello che identifica una “Situazione di trasmissibilità non controllata con criticità nella tenuta del sistema sanitario nel breve periodo”.
A cura di Antonio Palma
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L'Italia si avvicina a grandi passi allo scenario 4 dell'emergenza Covid previsto dall'Istituto superiori di sanità, il massimo grado  di gravità della situazione epidemica che richiederà le più pesanti misure anticontagio previste dai protocolli, compreso il lockdown. Lo confermano i numeri che giornalmente arrivano dal bollettino dell'emergenza coronavirus diffuso dal Ministero della salute ma anche dagli stessi report settimanali effettuati dalla cabina di regia di Iss e Ministero. L'Italia si trova ora nello scenario tre dell'emergenza Covid, come ha confermato il Premier Giuseppe Conte per chiarire i dati scientifici alla base delle nuove restrizioni introdotte per frenare i contagi, ma fonti qualificate dell'Iss hanno rivelato che le misure sarebbero state già ormai scavalcate dai nuovi dati sui contagi.

Picco di contagi, Rt superiore a 1.5 in molte regioni

In particolare, alla luce del recente picco di contagi registrato in Italia, l'indice di trasmissibilità Rt che settimanalmente l'Iss calcola per ogni regione avrebbe già superato la soglia di 1.5 registrato la scorsa settimana e riferito al periodo 12-18 ottobre. Questo dato però è proprio uno degli elementi cardine che delinea la situazione attuale dell'epidemia da coronavirus e che proietta presumibilmente l'Italia verso lo scenario 4, il più grave previsto nel documento ‘Prevenzione e risposta a COVID-19' redatto dall'Iss e cioè quello che identifica una "Situazione di trasmissibilità non controllata con criticità nella tenuta del sistema sanitario nel breve periodo".

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Nello Scenario 4 sovraccarico dei servizi assistenziali

Secondo l'Iss infatti con valori di Rt regionali "prevalentemente e significativamente maggiori di 1,5" ci troveremmo di fronte a uno scenario con una elevata numerosità di casi e chiari segnali di sovraccarico dei servizi assistenziali, senza la possibilità di tracciare l’origine dei nuovi casi. In particolare la crescita del numero di casi potrebbe comportare un sovraccarico dei servizi assistenziali al massimo entro un mese e mezzo. In questa situane avremo una "Trasmissione comunitaria diffusa, Cluster non più distinti tra loro, nuovi casi non correlati a catene di trasmissione note, a pressione sostenuta per i Dipartimenti di Prevenzione"

Con scenario 4 limitazione della mobilità individuale per almeno 3 settimane

Secondo l'Iss,  nello scenario 4 dell'emergenza Covid molte Regioni sarebbero classificate a rischio alto e, vista la velocità di diffusione e l’interconnessione tra le varie Regioni, è improbabile che vi siano situazioni di rischio inferiore al moderato. "Se la situazione di rischio alto dovesse persistere per un periodo di più di tre settimane, si rendono molto probabilmente necessarie misure di contenimento molto aggressive" si legge nel report. Con una situazione di rischio alto prolungata nel tempo le misure consigliate sono quelle di un blocco su scala Provinciale o Regionale in base alla situazione epidemiologica  e la limitazione della mobilità individuale per almeno 3 settimane, in pratica un nuovo lockdown.

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