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Istat, la violenza contro le donne è in calo, ma è diventata più pericolosa

In cinque anni le aggressioni sono diminuite grazie a campagne di informazione e sensibilizzazione che hanno modificato la percezione della violenza da parte della donna. Le vittime denunciano e parlano di più.
A cura di Redazione
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Il rapporto dell'Istat sulla violenza contro le donne nel 2014 fa registrare, pur nella drammaticità del tema, alcuni dati positivi. Dal 2009 al 2014 le violenze fisiche e sessuali contro le donne sono passate dal 13,3% all'11,3%. Una riduzione che riguarda sia le violenze commesse da partner o ex (dal 5,1% al 4% la fisica, dal 2,8% al 2% la sessuale) che da terzi (dal 9% al 7,7%). Il miglioramento interessa soprattutto le studentesse, che subiscono l'aggressione dell'ex nell'11,9% dei casi (contro il 17,1%), nel 2,4% dal partner (contro il 5,3%), nel 22% dai non partner (contro il 26,5%). Lo stalking interessa il 16,1% delle donne, ossia 3 milioni 466 mila donne, di cui 1 milione 524 mila dall’ex partner, 2 milioni 229 mila da persone diverse dall’ex partner.

In calo anche la violenza psicologica, che passa dal 42,3% al 26,4%. I risultati positivi raggiungi in un quinquennio sono il prodotto di campagne di sensibilizzazione ed informazione, che hanno contribuiti a modificare la percezione delle violenze nelle donne, che più di frequente considerano le stesse come un reato (dal 14,3% al 29,6% per la violenza da partner), con conseguente denuncia alle forze dell'ordine. Quest'ultime, del resto, godono di un maggior credito, poiché dal 2006 le vittime delle violenze si dicono più soddisfatte del lavoro degli organi di polizia. Per quanto riguarda i corpi intermedi della società, sono coinvolti più spesso nelle "confessioni" delle vittime, che parlano più facilmente con amici o familiari (dal 67,8% al 75,9%) e più spesso si recano presso centri antiviolenza e sportelli (dal 2,4% al 4,9%).

Le tendenze negative, purtroppo, non mancano. La percentuale di donne vittime di stupri e tentati stupri non cambia dal 2006 al 2014, attestandosi sull'1,2%. Le violenze del partner che hanno causato ferite aumentano (dal 26,3% al 40,2%), così come il numero delle donne che hanno temuto per la propria vita (dal 18,8% del 2006 al 34,5% del 2014). Lo stesso trend si registra anche per le vittime di non partner.

La violenza contro le donne si conferma comunque un atteggiamento molto diffuso. Le vittime sono in Italia 6 milioni 788 mila; questo il numero delle donne che hanno subito una delle forme di violenza fisica o sessuale rilevate dalla statistica. Tra loro, sintetizza l'Istat,  "il 20,2% ha subìto violenza fisica, il 21% violenza sessuale, il 5,4% forme più gravi di violenza sessuale come stupri e tentati stupri. Sono 652 mila le donne che hanno subìto stupri e 746 mila le vittime di tentati stupri".

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