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Istat: “La domenica lavorano soprattutto le donne. Un italiano su due fa acquisti di sabato”

Secondo quanto evidenziato Roberto Monducci, Direttore del Dipartimento per la produzione statistica dell’Istat nell’ambito di un’audizione alla Commissione Attività Produttive della Camera, nel settore del commercio sono soprattutto le donne a lavorare di domenica e rappresentano infatti il 61,1% dei lavoratori domenicali e attualmente il giorno preferito per gli acquisti è il sabato.
A cura di Charlotte Matteini
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Si torna a parlare di chiusure festive e domenicali e questa volta a farlo è l'Istituto nazionale di statistica. Secondo quanto evidenziato Roberto Monducci, Direttore del Dipartimento per la produzione statistica dell'Istat nell'ambito di un'audizione alla Commissione Attività Produttive della Camera, nel settore del commercio sono soprattutto le donne a lavorare di domenica e rappresentano infatti il 61,1% dei lavoratori domenicali rispetto a una quota media sul totale degli occupati pari al 47,8%. Inoltre, i lavoratori domenicali sono relativamente più giovani: il 42,9% ha meno di 35 anni rispetto a una presenza del 35,9% nella media del settore. Per quanto riguarda il volume di acquisti, circa un quarto delle persone di 15 anni e più (24,2%) ha effettuato acquisti di beni e servizi nella giornata della domenica, quota più bassa rispetto agli altri giorni della settimana, mentre sarebbe il sabato il giorno con la più alta incidenza di acquirenti (51,9%), quota che scende al 43% nei giorni feriali.

"Il lavoro domenicale coinvolge soprattutto i lavoratori con titolo di studio secondario superiore (il 58,5%). Pur rimanendo prevalente il ricorso a contratti a tempo indeterminato (78,4%) e a tempo pieno (64,4%), i lavoratori domenicali mostrano una incidenza relativamente più elevata, rispetto alla media del settore, di contratti di lavoro a tempo determinato (21,6%, rispetto al 16,2% nella media del commercio) e di quelli part-time (35,6% rispetto al 27,9%). I dati sulle ore lavorate mostrano in particolare per i lavoratori domenicali una concentrazione relativamente maggiore fra chi risulta aver lavorato abitualmente fra le 20 e le 29 ore settimanali (24,7%, rispetto a una media del settore del 18,8%). Nel commercio al dettaglio l'incidenza del lavoro a tempo parziale è molto elevata e in crescita. Fra il secondo trimestre del 2010 e il secondo del 2018 l'incidenza delle posizioni a tempo parziale sul totale è aumentata di 12,6 punti percentuali arrivando al 51,5%. L'incremento dell'utilizzo del part-time 7 è stato nettamente più elevato per le imprese della piccola distribuzione: in questo settore l'incidenza è passata da 38,7% a 56,9% mentre nella grande distribuzione da 38,3% a 45,8%. Il forte incremento nella piccola distribuzione si osserva soprattutto a partire dal primo trimestre del 2012, in una fase caratterizzata da notevoli segnali recessivi e subito dopo l'approvazione del decreto legge 201 del 2011″, ha sottolineato Monducci.

Tuttavia, evidenzia ancora l'Istituto nazionale di statistica, nel decennio 2003-2014, la domenica risulta l'unico giorno in cui aumentano gli acquirenti, ma la crescita è contenuta e concentrata quasi esclusivamente nel periodo 2003-2009. Complessivamente il 27% delle persone occupate, con una prevalenza degli uomini (28,4%), effettua acquisti la domenica rispetto a circa il 51% del sabato, che è invece la giornata preferita dalle donne (58,9%). Il tempo che i consumatori dedicano mediamente agli acquisti la domenica (1h7′) è pressoché uguale a quello impiegato da chi sceglie il giorno feriale, e di circa 10 minuti inferiore al tempo impiegato durante il sabato (1h18′)".

La lettura territoriale degli acquisti domenicali mostra che i residenti del Centro Italia, con il 25,6%, si collocano sopra la media nazionale, mentre la quota scende al 23,1% per gli abitanti del Mezzogiorno. Osservando, invece, le aree urbane, emerge che sono in misura maggiore i residenti nel centro delle aree metropolitane (25,6%) a effettuare acquisti domenicali rispetto a coloro che vivono nei comuni fino a 2.000 abitanti (21,6%).

Infine, per quanto riguarda gli acquisti online, si stima che il 32% della popolazione italiana tra i 16 e i 74 anni abbia fatto acquisti online nell'arco dell'anno precedente l'indagine. Nonostante la crescita di 17 punti percentuali registrato negli ultimi 3 anni, è ancora molto ampio il divario con i principali partner europei. In Germania negli ultimi 12 mesi ha fatto acquisti online il 75% della popolazione, in Francia il 67% e in Spagna il 50%. L'Istat stima che nel 2017 gli utilizzatori regolari di Internet – coloro cioè che lo utilizzano almeno una volta alla settimana – fossero il 69% del totale, 10 punti percentuali in più rispetto a tre anni fa. Nell'insieme dei 28 paesi Ue, invece, tra il 2014 e il 2017 gli utenti sono saliti dal 75% all'81%.

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