Istat: aumentano gli extracomunitari in regola, sono quasi 4 milioni
Sono 3.874.726 i cittadini extracomunitari regolarmente soggiornanti in Italia, dei quali il 23% è costituito da minori, il 49,2% da donne. Lo dice il recente rapporto dell'ISTAT realizzato sulla base dei dati, riferiti al 2 gennaio 2014, forniti dal Ministero dell'Interno. Dal 2013 si registra un aumento del 3%, pari a 110 unità in più. A fronte di questo considerevole incremento si assiste, però, a un cambiamento della motivazione sociale degli ingressi. Permessi per motivi di studio, di famiglia e per motivi umanitari sono, infatti, calati notevolmente, mentre in crescita è la motivazione legata al lavoro (19%), probabilmente grazie anche alla regolarizzazione imposta dalla legge, allo scopo di contrastare il fenomeno del lavoro sommerso ad opera dei migranti.
Da dove vengono gli immigrati?
Questa grossa fetta di cittadini stranieri ormai assimilati alla nostra popolazione hanno provenienze diverse e una differente distribuzione sulla penisola italiana. Le cittadinanze che si attestano ai primi posti, secondo le indagini dell'Istituto Nazionale di Statistica, vedono per primo il Marocco, seguito da Cina, Albania, India e Ucraina. Il cambiamento, rispetto alla situazione nel 2012 è piuttosto evidente: i Cinesi non sono più la prima cittadinanza presente stabilmente nel nostro paese, neanche per quello che riguarda soggiorni lunghi. In aumento, invece, il flusso dei migranti provenienti dal subcontinente indiano. Le regioni più interessate dagli arrivi, nelle quali si registrano, addirittura degli incrementi, sono, invece, la Campania, il Trentino Alto Adige, la Basilicata, la Lombardia, l'Emilia Romagna e il Veneto.
I Nuovi Italiani
Aumenta il numero dei cittadini non comunitari che acquisiscono la cittadinanza italiana, segno tangibile, questo, del processo di integrazione in atto. Nel 2012 ci sono state circa 65.383 acquisizioni di cittadinanza. Marocchini e Cinesi rappresentano il 40,3% dei cittadini non comunitari che sono diventati italiani. Interessante la tendenza che vede le acquisizioni di cittadinanza per residenza superare di netto quelle per matrimonio, che sembrano rimanere prerogativa solo della percentuale femminile dei migranti. Circa 16.000, invece, sono state le acquisizioni che hanno riguardato minori: questi generalmente diventano italiani per trasmissione del diritto da parte dei genitori o per aver richiesto l'accesso – avendone i requisiti – una volta raggiunto il limite della maggiore età (19.381). Per quanto riguarda la distribuzione geografica delle nuove acquisizioni Milano, Roma, Brescia, Torino e Vicenza sono tra le città che vantano il più alto numero di accessi. Minore l'incidenza a Sud e nelle isole, limitata perlopiù agli accessi tramite matrimonio.
