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Issa e Mamadou, i due giovani morti a Alba per un braciere improvvisato, il sindaco: “Dobbiamo fare di più”

Si chiamavano Issa Loum e Mamadou Saliou Diallo i due giovani di 24 e 28 anni trovati morti in un rudere ad Alba. I due sarebbero deceduti per asfissia dopo aver inalato i fumi di un braciere di fortuna acceso per riscaldarsi durante la notte. Il sindaco Gatto: “Istituzioni su tutti i livelli devono fare di più”.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Sono morti per asfissia Issa Loum, 24 anni, e Mamadou Saliou Diallo, 28 anni, i due giovani trovati senza vita nel seminterrato di uno stabile in disuso ad Alba. Stando a quanto riferito a Fanpage.it da fonti investigative, i due sarebbero rimasti intossicati dal fumo di un braciere di fortuna acceso per ripararsi dal freddo che in questi giorni ha paralizzato l'Italia.

A lanciare l'allarme, un amico dei due ragazzi da poco sul territorio italiano. Il giovane sapeva che Issa e Mamadou, che non erano riusciti a trovare un posto nelle strutture di accoglienza di Alba, avrebbero passato la notte nel rudere abbandonato. Secondo gli investigatori, il decesso sarebbe recente e i due si trovavano nel rudere da pochi giorni. Questi dettagli, però, sono ancora da verificare. Ulteriori informazioni saranno disponibili solo con i risultati degli esami autoptici.

Il sindaco di Alba, Alberto Gatto, ha espresso il suo cordoglio per quanto accaduto ai ragazzi di 24 e 28 anni. "Abbiamo saputo che in questo periodo, Issa Loum e Mamadou Saliou Diallo non potevano essere accolti nelle strutture che abbiamo a disposizione. Non esistono parole giuste per commentare una notizia come questa. Questo dimostra che la nostra società e le nostre istituzioni, ad ogni livello, devono fare di più. Alle famiglie e ai loro cari vanno le nostre condoglianze".

I due avevano svolto diversi lavori e avevano documenti regolari sul territorio italiano. In questo periodo però non avevano un impiego e l'impossibilità di essere ospiti delle strutture di accoglienza li aveva costretti a rifugiarsi nel rudere abbandonato. Viste le temperature bassissime dell'inverno, il 24enne e il 28enne avevano deciso di accendere un fuoco di fortuna nel tentativo di scaldarsi. I fumi del braciere hanno intossicato i ragazzi, non lasciandogli purtroppo scampo.

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