Iss, si ferma calo incidenza e aumentano i casi di variante Delta: “L’epidemia non è finita”
In Italia la curva epidemiologica si mantiene stabilmente bassa ma ci sono alcuni segnali di inversione di tendenza, come l'aumento dei nuovi casi, dell'indice Rt e dell'incidenza, che torna ai livelli di due settimane fa. È questa la fotografia scattata dall'ultimo report con il monitoraggio settimanale della situazione Covid in Italia, realizzato dalla Cabina di regia e presentato nel corso della consueta conferenza stampa del venerdì pomeriggio. "Ci troviamo in presenza di un quadro europeo particolare – ha spiegato Silvio Brusaferro, presidente dell'Iss -. La maggior parte dei paesi presentano una bassa circolazione virale, ma preoccupa ciò che sta succedendo in Spagna e Portogallo dove le infezioni stanno crescendo di nuovo".
Secondo quanto è emerso dal monitoraggio Iss, ha aggiunto Brusaferro, "anche se la curva si mantiene a livelli bassi, i contagi sono in aumento in 11 regioni nell'ultima settimana. Il dato importante riguarda il fatto che ad ora l'infezione colpisce sempre più i giovani. Infatti, l'età mediana dei contagi è scesa a 31 anni e quella dei ricoveri a 52 anni. È aumentato l'Rt, ora a 0.66, anche se questo valore tiene conto dei casi sintomatici e in questa fase dell'epidemia ci sono molti asintomatici. In aumento anche l'incidenza, che su 7 giorni è di 11 casi ogni 100mila abitanti. Giù anche i dati sui ricoveri sia in area medica che in terapia intensiva".
A preoccupare è la circolazione delle varianti virali. Secondo Brusaferro, "i dati della campagna vaccinale ci dicono che la variante Alfa (ex inglese) è certamente dominante nel nostro territorio ma anche che stanno crescendo le varianti Gamma, Delta (più trasmissibile dell'Alfa e nelle prossime settimane destinata a essere dominante) e la Kappa. Tutte stanno progressivamente crescendo". Per questo, ha aggiunto, "è necessario procedere a ritmo sostenuto con le vaccinazioni ed in particolare bisogna completare il ciclo vaccinale per avere una protezione maggiore. Si tratta di segnali che richiedono attenzione per cui si devono adottare misure che possono evitare aumento della circolazione virale".
Gli ha fatto eco Gianni Rezza del Ministero della Salute: "La situazione in Italia è ancora apparentemente buona. L'incidenza infezioni ancora bassa anche se per quanto riguarda i dati quotidiani sono un paio di giorni che superiamo i mille casi e c'è una piccola inversione di tendenza. Circolano tante varianti. Dobbiamo fare un ulteriore sforzo di contenimento importante, anche con comportamenti individuali prudenti oltre ad accelerare le vaccinazioni. Facciamo un appello alla responsabilità individuale. L'epidemia nn è finita anche se migliora grazie ai vaccini".