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Covid 19

Iss: Rt torna sopra l’1 per la prima volta da agosto, tutte le Regioni a rischio moderato

I dati del monitoraggio Iss: l’indice Rt si attesta a 1,15, superando l’1 per la prima volta dal 27 agosto. L’incidenza è a 53 casi per 100mila. Quindici Regioni riportano un’allerta di resilienza, nessuna riporta molteplici allerte di resilienza. In salita l’occupazione dei posti letto nei reparti ordinari e nelle terapie intensive Covid.
A cura di Susanna Picone
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La pandemia di Covid-19 accelera ancora in Italia. Secondo il monitoraggio della Cabina di regia ministero della Salute-Iss, nel periodo 13 ottobre-26 ottobre 2021, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,15 (range 0,93 – 1,28). L’indice Rt supera l’1 per la prima volta dal 27 agosto. Continua a salire anche l’incidenza, che ha raggiunto il valore di 53 casi per 100mila abitanti (29/10-04/11) contro 46 per 100.000 abitanti della scorsa settimana (22/10-28/10). L'Iss sottolinea che è stabile e sopra la soglia epidemica l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt=1,12 (1,06-1,17) al 26/10/2021 contro Rt=1,13 (1,07-1,19) al 19/10/2021). Si ritiene che le stime di Rt siano poco sensibili all'aumento del numero di tamponi effettuati, poiché tali stime sono basate sui soli casi sintomatici e/o ospedalizzati.

Tutte le Regioni classificate a rischio moderato

Dall’ultimo monitoraggio emerge poi che tutte le Regioni italiane e Province autonome risultano classificate a rischio moderato. La settimana precedente erano 18 su 21. Puglia e Campania sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto. Ci sono inoltre 15 Regioni/Province autonome che riportano un'allerta di resilienza, nessuna molteplici allerte di resilienza.

Qual è la situazione negli ospedali

Per quanto riguarda gli ospedali, il tasso di occupazione in terapia intensiva Covid è al 4,0% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 4 novembre) rispetto al 3,7% della settimana scorsa. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 5,3% contro il 4,5% del 28 ottobre scorso. Il tasso di occupazione resta comunque sotto la soglia di allerta che è fissata al 10% per le terapie intensive e al 15% per i reparti di area medica.

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