Iss: “Ricambio d’aria centrale per evitare il contagio a casa, aprire finestre 5-10 minuti all’ora”
Il ricambio d'aria negli ambienti chiusi è un'azione fondamentale per evitare il contagio da Coronavirus. La conferma arriva dall'Istituto superiore di Sanità: "Negli ambienti domestici abbiamo una scarsa attenzione ai ricambi dell'aria e questo può rappresentare un elemento di criticità per la diffusione delle particelle virali di Sars-Cov-2″, ha detto Gaetano Settimo, del dipartimento Ambiente e Salute, intervenendo nel corso della conferenza stampa di presentazione dello stato dell'arte della curva epidemiologica in Italia. Il consiglio, ha aggiunto l'esperto, è quello di "aprire finestre e balconi, almeno 5-10 minuti una volta all'ora", per permettere l'areazione degli spazi chiusi.
"Tutti gli impianti domestici di condizionamento non ricambiano l'aria – ha sottolineato Settimo -, ma movimentano l'aria già presente; quindi, se non correttamente gestito attraverso un ricambio con l'apertura delle finestre, ciò può rappresentare un rischio perché c'è una concentrazione di inquinanti chimici oltre alla criticità per la presenza di più soggetti". Da qui la necessità di tenere aperte finestre e balconi anche solo per 5 minuti una volta ogni 60, il che è fondamentale soprattutto in vista del periodo natalizio. A lui ha fatto eco anche Gianni Rezza, direttore della prevenzione del ministero della Salute, per il quale bisogna fare attenzione a tutti questi piccoli gesti perché è vero che "c’è una tendenza a una lieve diminuzione ma non particolarmente veloce o accentuata, ma rimane elevato il numero dei decessi. Gli ingressi in terapia intensiva mostrano una certa stabilità. La situazione tende a migliorare ma molto lentamente". Sempre secondo Rezza "il numero di positivi che ci sono ancora ogni giorno ci dice che dobbiamo continuare e implementare le misure prese perchè appena si allentano le misure la curva risale: è successo dopo l'estate con la riapertura di molte attività e c'è voluto un po' di tempo per frenare la corsa del virus; se allentassimo le misure in questo momento, con un'incidenza ancora molto elevata, decisamente faremmo un errore".