video suggerito
video suggerito

Isole Tremiti a rischio trivellazioni. Ma il Governo smentisce

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha autorizzato Petroceltic ad ispezionare al largo delle isole pugliesi proprio un giorno dopo aver introdotto il reato ambientale anche per le trivellazioni entro le 12 miglia. Legambiente: “Moratoria subito”.
A cura di B. C.
19 CONDIVISIONI
Immagine

“Così stanno bruciando il mare. Così stanno uccidendo il mare . Così stanno umiliando il mare. Così stanno piegando il mare”. I versi di ‘Com’è profondo il mare’ di Lucio Dalla sono esemplari per spiegare quanto sta accadendo nel paradiso naturale delle Isole Tremiti, sui cui scogli il compianto artista bolognese ha scritto uno dei suoi più grandi successi. Il 22 dicembre 2015 il Ministero dello Sviluppo Economico ha infatti concesso di proseguire alcune esplorazioni a poche miglia dalla costa per la ricerca di giacimenti petroliferi.

Delle operazioni si occuperà l’azienda irlandese Petroceltic international, multinazionale specializzata nell’esplorazione, estrazione e trasporto nel settore oil & gas. Dai documenti che “Repubblica” ha ricevuto e pubblicato in anteprima, scopriamo che l’area interessata ha un’ampiezza di circa 373 km quadrati ed è stata concessa alla Petroceltic per quattro anni a 1.900 (millenovecento) euro l’anno. Il decreto peraltro è arrivato il giorno dopo in cui lo stesso governo ha annunciato (con un emendamento alla legge di stabilità) l’introduzione di reato ambientale anche per le trivellazioni, vietando quelle entro le 12 miglia dalla costa.

Immediata però è arrivata la smentita della stessa Federica Guidi, titolare del Mise, che evidenzia come le polemiche sui permessi di ricerca offshore nell’Adriatico sono invece soltanto “un polverone pretestuoso e strumentale. Non si prevede – si legge in una nota – alcun tipo di perforazione e quei permessi riguardano una zona di mare ben oltre le 12 miglia dalla costa e anche dalle isole Tremiti”. Durissima invece la reazione del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano: “Le Regioni proponenti i referendum non devono fare passi indietro. Dovranno elevare subito conflitto di attribuzione nei confronti dello Stato davanti alla Corte Costituzionale”. Per Emiliano “è incredibile che il governo non abbia pubblicamente spiegato la decisione di rilasciare le autorizzazioni al largo delle Tremiti”.

A chiedere chiarezza e concretezza al governo è anche la presidente di Legambiente, Rossella Muroni. “Il governo deve chiarire le sue intenzioni in attesa del parere della Corte Costituzionale sui quesiti referendari ancora in forse. Nonostante il dietrofront sulle estrazioni petrolifere con l’emendamento alla legge di stabilità, molti rischi incombono ancora sul mare italiano”.

19 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views