Isola dei Serpenti e Mar Nero, il generale Camporini spiega perché sono cruciali nel conflitto ucraino
Le truppe russe stanno rafforzando il loro equipaggiamento sull'isola dei Serpenti, uno dei fronti principali della guerra tra Russia e Ucraina, dopo la controffensiva ucraina volta a riprendere possesso dell'isola fondamentale per controllare le rotte nel Mar Nero nordoccidentale.
Fanpage.it ne ha parlato con il generale Vincenzo Camporini, ex capo di Stato maggiore dell'Aeronautica militare e della Difesa, nonché ex presidente del Centro Alti Studi della Difesa ed ex vicepresidente dello IAI (Istituto Affari Internazionali), di cui ora è consigliere scientifico: "Avere l'isola vuol dire controllare le rotte marittime e chi controlla le rotte, controlla i traffici e quindi ha una posizione "privilegiata" rispetto agli altri – le parole del generale – per non parlare del fatto che l'isola è a poca distanza dalla costa romena che fa parte dell'Alleanza Atlantica, quindi per la Russia avere un avamposto in quella posizione è preziosissimo".
Generale, per Putin l'isola dei Serpenti deve essere Russa
Ci sono diversi motivi per cui la Russia vuole avere l'isola dei Serpenti. Uno è sicuramente la posizione geografica visto che è al limbo con il golfo di Odessa, questo permette di controllare il traffico marittimo sulla città e quindi sul porto. Inoltre l'isola è a poca distanza dalla costa romena che fa parte dell'Alleanza Atlantica, quindi per la Russia avere un avamposto in quella posizione può essere prezioso.
Non solo una questione tattica, ma anche strategica
C'è l'aspetto giuridico da tenere in considerazione perché secondo le convenzioni internazionali fino a 12 miglia dalla costa si parla di acque territoriali, quindi se quell'isola appartiene a un certo paese, fino a quella distanza appunto si può far valere la propria giurisdizione. Quindi se la Russia si impadronisce di quel lembo di terra, avrà giurisdizione in un tratto di mare non indifferente. Questi sono dei buoni motivi per dire che quest'isola ha un valore strategico.
Per la Russia quanto è importante controllare le rotte nel Mar Nero nordoccidentale?
Chi controlla le rotte, controlla i traffici e quindi ha una posizione sovraordinata rispetto ad altri. È un problema che capita spesso nei tratti di mare che sono contesi. Basti pensare a quanto accaduto in Libia per il golfo della Sirte che Gheddafi vendicava come acque territoriali: ci sono state battaglie aeree per quel pezzo di mare e non è strano che vi sia una tale importanza attribuita anche in questo caso dove vi sono anche questioni di carattere emotivo e di prestigio ad essa connesse.
Questo cosa rappresenta per l'Unione Europea vista la vicinanza con la Romania e soprattutto per il commercio vista la sua posizione nel Mar Nero?
L'Unione europea in questo senso non ha un ruolo specifico, c'è la questione della pesca che è protetta ma non ha rilevanza in questa questione, non in questo momento.
La conquista dell'isola dei Serpenti come cambierebbe gli assetti della guerra?
È chiaro che chi controlla quel tratto di mare controlla sia i traffici civili che quelli militari, una postazione missilistica ucraina negherebbe quel tratto di mare alla flotta russa. Ha un'importanza anche militare particolarmente importante.
Gli obiettivi della Russia restano a sud in questo momento
Sì, anche perché tra le necessità dei russi in questo c'è quella di tagliare i rifornimenti di materiale da parte dell'Occidente all'Ucraina: tagliare le linee di comunicazione tra la linea di fronte e paesi come la Romania e la Polonia è fondamentale per ridurre al minimo l'aiuto occidentale all'esercito ucraino.