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News sull'omicidio di Isabella Noventa

Isabella Noventa, il fratello: “Quei resti hanno riacceso speranza. Da Freddy Sorgato solo menzogne”

Le parole di Paolo Noventa, il fratello della donna scomparsa nella notte tra il 15 e il 16 gennaio del 2016. “A Freddy e Debora Sorgato sono arrivato ad offrire anche la nostra casa pur di farci ritrovare il corpo di mia sorella, ma hanno sempre raccontato menzogne”.
A cura di Biagio Chiariello
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Paolo e Isabella Noventa
Paolo e Isabella Noventa
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Un teschio, buona parte dello scheletro e alcuni oggetti personali. Il 30 gennaio, alcuni operai hanno ritrovato dei resti umani che potrebbero appartenere a Isabella Noventa, a Marghera, in una zona periferica: ora il Dna verrà esaminato dal medico legale. Una notizia che ha riacceso le speranze di Paolo Noventa, il fratello della donna scomparsa nella notte tra il 15 e il 16 gennaio del 2016. Anche, come abbiamo già spiegato, sono poche le possibilità che si tratti davvero del corpo della 55enne di Albignasego.

Come emerso nei giorni scorsi, il cellulare di Fredy Sorgato, l'ex fidanzato camionista-ballerino – poi condannato per l'omicidio della donna – avrebbe agganciato una cella telefonica proprio a Marghera e qui è rimasto collegato per trenta minuti prima di rientrare a Noventa Padovana, dove abita e dove è stata vista viva per l'ultima volta Isabella. Sulla base di questi elementi, Paolo Noventa ammette a Mattino 5: "Spero vivamente che quelli siano i suoi resti visti i sette anni combattuti che abbiamo vissuto.

Ho solo la speranza di riporre i suoi resti affianco a quelli di mia madre, così da avere un punto in cui poter andarle a piangere" aggiunge l'uomo.

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Paolo punta poi il dito contro Freddy Sorgato. "Non ci ha mai detto la verità, ci ha sempre portato nei posti sbagliati alla ricerca del corpo. Evidentemente c'è qualcosa che le hanno fatto e che non vogliono fa sapere" dice ancora. "La sua è stata una vita di menzogne ed è strano che si ravveda proprio ora" ammette ancora Noventa.

Per l’omicidio della segretaria sono stati condannati a 30 anni lo stesso Freddy e la sorella Debora, con l’accusa di omicidio volontario e soppressione di cadavere della donna: "L'unica spiegazione che mi sono dato è che siano due sociopatici" dice Paolo. "Non ho più da dire a queste persone, sono arrivato a dirgli che potevano tenersi la nostra casa pur di farci ritrovare il corpo di mia sorella, ma da loro sono arrivate solo menzogne" conclude il signor Noventa.

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