Irritata per i tempi d’attesa: sorella di un paziente prende a pugni una dottoressa in ospedale a Bari
Un nuovo episodio di aggressione ha colpito ancora una volta un membro del personale sanitario in Puglia. L'ultimo caso si è verificato all'ospedale "Di Venere" di Bari Carbonara, dove un medico del Pronto Soccorso è stato colpito al volto da un pugno sferrato da una parente di un paziente. Secondo le ricostruzioni, l'aggressore sarebbe una donna di 55 anni, sorella di un uomo arrivato in "codice verde" per un'ernia inguinale.
L'incidente è avvenuto ieri, 22 gennaio, nel reparto di emergenza dell'ospedale. Dopo aver eseguito una manovra per ridurre l'ernia del paziente, la dottoressa di 46 anni ha richiesto un consulto in Chirurgia per evitare un nuovo ricovero e una nuova prenotazione della visita. Mentre il paziente e il medico attendevano l'arrivo del chirurgo, la donna di 55 anni è entrata nel Pronto Soccorso e ha colpito la dottoressa al volto, probabilmente irritata per i lunghi tempi di attesa.
Immediatamente soccorsa dai colleghi e sottoposta a cure mediche, la dottoressa ha riportato una prognosi di 8 giorni. La donna di 55 anni è stata subito fermata dagli agenti della Polizia di Stato, in base alle nuove norme contro le violenze sul personale medico, e successivamente posta agli arresti domiciliari.
Questo è l'ennesimo episodio di violenza in un ospedale pugliese. Solo pochi giorni fa, nella notte tra il 17 e il 18 gennaio, tre infermiere in servizio presso l'ospedale "Moscati" di Taranto sono state aggredite con calci e pugni da un paziente ricoverato nel reparto di Otorinolaringoiatria, che si trovava in uno stato di alterazione psico-fisica.
Una delle tre infermiere aggredite è riuscita ad avvisare una dottoressa del reparto di Psichiatria, che è intervenuta per calmare l'aggressore. Le vittime hanno riportato diverse contusioni, con una prognosi di tre giorni.