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Irpinia, l’autista del pullman avrebbe tentato di evitare la strage

Si chiamava Ciro Lametta e aveva 44 anni l’uomo alla guida dell’autobus che ieri sera è precipitato da un viadotto dell’autostrada A16. Avrebbe disperatamente tentato di frenare il bus appoggiandosi al guard rail.
A cura di Susanna Picone
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L’autista del pullman che ieri è precipitato in Irpinia si chiamava Ciro Lametta e aveva 44 anni. Anche lui è morto nel terribile incidente che si è verificato sull’autostrada A16 e che ha provocato in totale il decesso di 38 persone e il ferimento, anche grave, di un'altra decina. Secondo quanto sta emergendo in queste ore, Lametta avrebbe fatto di tutto per fermare l’autobus e tentare di evitare la strage. Il corpo dell’autista è stato portato nella sala mortuaria dell'ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino: sulla sua salma, nelle prossime ore, sarà effettuato l'esame autoptico che dovrà chiarire se l'uomo sia stato vittima di un malore. Si tratta di un’ipotesi che comunque appare poco plausibile.

Ha tentato di rallentare la corsa – Secondo quanto ricostruito, infatti, Ciro Lametta doveva essere sicuramente lucido per decidere di tentare di rallentare la corsa sulla barriera New Jersey di cemento che, invece, ha ceduto. Parti del sistema di trasmissione dell'autobus sono state trovate a terra oltre un chilometro prima del luogo dove il veicolo è precipitato. Questo particolare rende molto probabile l'ipotesi che il mezzo fosse già danneggiato mentre percorreva il tratto in forte pendenza. L’autista lavorava per un bus operator gestito da un parente, la Alam Viaggi, di Gennaro Lametta, che ha sede a Napoli.

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