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Iris Setti uccisa nel parco di Rovereto, le sorelle del killer avevano chiesto per lui il Tso

Le sorelle del killer di Rovereto avevano già chiesto aiuto alle forze dell’ordine, mostrando i lividi delle aggressioni del 40enne. Quindici giorni prima della morte della 61enne Iris Setti, le sorelle dell’aggressore avevano chiesto per lui il Tso.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Due settimane prima del delitto, le sorelle del 40enne che ha aggredito e ucciso Iris Setti avevano chiesto aiuto ai carabinieri. La donna ha raccontato le sue richieste di aiuto alle forze dell'ordine durante un'intervista rilasciata al Corriere della Sera. "Due settimane fa lo avevamo detto, avevamo mostrato loro i nostri lividi. Avevamo detto che avrebbe potuto uccidere qualcuno e loro ci hanno risposto che fino ad allora non potevano fare niente". Nella serata di sabato, intorno alle 22.30, il 40enne ha aggredito e ucciso a pugni e sassate la 61enne Iris Setti dopo una tentata violenza sessuale nel parco Nikolajewka di Rovereto.

Le sorelle dell'assassino: "Avevamo detto che poteva uccidere qualcuno"

Una tragedia annunciata, secondo le sorelle, che non sarebbe stata impedita neppure dalle forze dell'ordine. Le sorelle del killer avevano denunciato le violenze del senzatetto diversi giorni prima del delitto. Una delle due donne, residente nella frazione di Toldi di Noriglio, aveva raccontato una delle aggressioni del 40enne alle forze dell'ordine mostrando i propri lividi.

"Era entrato in casa di nostra sorella e aveva già distrutto il palazzo, stava facendo un disastro. Lì ormai lo conoscono tutti. Ho chiamato i numeri di emergenza e ci hanno detto che era meglio chiamare il 118" ha spiegato la donna.

Iris Setti, 61 anni
Iris Setti, 61 anni

I sanitari hanno immobilizzato l'uomo nel condominio e a quel punto le sorelle hanno cercato di mostrare ai carabinieri i graffi e gli ematomi. Le due avrebbero chiesto un ricovero coatto per il 40enne, ma gli agenti avevano respinto l'opzione di un trattamento sanitario.

Le tracce di quella serata di circa 15 giorni fa sono però ancora visibili: l'aggressore di Iris Setti aveva distrutto la maniglia della porta comune del condominio, l'intonaco delle scale e la cornice di marmo dell'ascensore. Nonostante gli evidenti segni del passaggio del 40enne, le forze dell'ordine non avrebbero voluto procedere con la richiesta di Tso.

La fiaccolata per Iris Setti e Mara Fait

Le comunità locali hanno organizzato una fiaccolata nel parco per il 9 agosto, dopo le 21. Oggi, intorno alle 18.30, è previsto il presidio dei sindacati nel luogo del delitto. "Iris e Mara Fait, uccisa a Noriglio una settimana prima, sono le ultime vittime di una violenza che colpisce le donne e dalla quale il Trentino non è esente –dichiarano Manuela Faggioni di Cgil, Annalisa Santin di Uil e Michele Bezzi di Cisl -. Crediamo sia importante manifestare per far sentire la vicinanza della comunità ai familiari e per tenere alta l’attenzione sulla questione".

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