video suggerito
video suggerito

Ira di Wwf e Lav dopo morte orsa F36 in Trentino: “Chiarire le cause, non crediamo alle coincidenze”

Ira di Wwf e Lav dopo la notizia della morte dell’orsa F36, sulla quale prendeva un ordine di abbattimento firmato dal presidente della provincia di Trento Fugatti, poi sospeso dal Tar: “Chiarire le cause. Non crediamo affatto alle coincidenze”.
A cura di Ida Artiaco
932 CONDIVISIONI
Immagine da Twitter (Wwf).
Immagine da Twitter (Wwf).

Servono analisi accurate per chiarire le cause della morte dell‘orsa F36, la cui carcassa è stata trovata dai forestali nella serata di ieri, mercoledì 27 settembre, in Val Bondone, nel comune di Sella Giudicarie, nella Provincia di Trento. È quanto ha chiesto il Wwf aggiungendosi al coro delle associazioni animaliste che hanno espresso il loro disappunto a seguito della notizia del decesso del plantigrado.

"Ora chiediamo che siano svolte analisi accurate per accertare le cause del decesso e che, nel caso si attesti che la morte sia stata provocata da atti illegali, si svolgano indagini accurate e si accertino eventuali responsabilità. Il Wwf Italia presenterà un esposto, richiederà l’immediato accesso ai referti delle analisi necroscopiche e la nomina di un consulente di parte affinché sia garantita la trasparenza", si legge in una nota ufficiale pubblicata sul sito ufficiale dell'Associazione.

E poi ancora: "Quel che è certo è che il clima di allarme e odio che parte del mondo politico e di quello venatorio (che in molti casi ormai coincidono totalmente) stanno creando non aiuta a raggiungere una pacifica coesistenza tra fauna e uomo e a migliorare il livello di accettazione sociale dei grandi carnivori da parte delle comunità locali".

L'Orsa F36 era stata oggetto nelle scorse settimane di un provvedimento firmato dal presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, che ne ordinava l'abbattimento, poi sospeso dal Tar in seguito al ricorso presentato dalle associazioni ambientaliste.

La misura era stata emessa in quanto l'orsa, che aveva 7 anni, era stata identificata dalle analisi genetiche come la responsabile dell'aggressione ai danni di due giovani avvenuta nella prima mattina di domenica 30 luglio in località Mandrel, a 1.900 metri di quota sopra Roncone, e del falso attacco a una coppia di escursionisti, avvenuta il successivo 6 agosto, in località Dos del Gal.

Anche Lav (Lega Anti Vivisezione), vuole vederci chiaro. "Si tratta del secondo orso nel giro di pochi mesi, dopo M62, che viene ritrovato cadavere a seguito degli atti di condanna a morte firmati dal Presidente del Trentino Fugatti. Non crediamo affatto alle coincidenze, motivo per cui chiediamo il coinvolgimento del Centro nazionale di Referenza del Ministero della Salute per la Medicina Forense Veterinaria, così da accertare senza ombra di dubbio il motivo e la dinamica della morte di mamma orsa", ha dichiarato Massimo Vitturi, responsabile LAV, Animali Selvatici.

Preoccupazione è stata espressa anche per il cucciolo di F36, che ha meno di nove mesi, che "è ora così lasciato a sé stesso, in balìa dell’incedere della stagione invernale. Senza più la mamma a fargli da guida per prepararsi al letargo corre un gravissimo rischio. Chiediamo quindi che il Parco Adamello Brenta, al cui interno è stato ritrovato il corpo della mamma, possa avviare fin da subito un monitoraggio intensivo per soccorrerlo nel caso in cui si trovasse in difficoltà e dargli tutto il supporto necessario per superare la stagione fredda", ha concluso Vitturi.

932 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views