video suggerito
video suggerito

“Io rovinato, non c’è scampo”, il biglietto di Martino Benzi prima di uccidere moglie, figlio e suocera

Un biglietto di Martino Benzi, che gli inquirenti hanno trovato in casa dell’uomo dopo la scoperta dei tre cadaveri, potrebbe nascondere il movente dietro la strage famigliare di Alessandria. Avviati accertamenti investigativi su conti correnti e società.
A cura di Antonio Palma
480 CONDIVISIONI
Immagine

Si fa sempre più largo il movente economico dietro la strage familiare compiuta da Martino Benzi, l’ingegnere di Alessandria che ieri ha ucciso la moglie Monica Berta, il figlio 17enne e poi la suocera Carla, prima di suicidarsi. A confermarlo un biglietto che gli inquirenti hanno trovato in casa dell’uomo dopo la scoperta dei tre cadaveri. Oltre al biglietto che aveva addosso al momento del suicidio nella casa di cura della suocera, in cui avvertiva di aver ucciso anche moglie e figlio, i carabinieri infatti hanno rinvenuto nell’abitazione altri messaggi tra cui uno che sembra far riferimento a problemi finanziari.

Martino Benzi
Martino Benzi

"Sono rovinato, non c'è via scampo. La colpa è soltanto mia", avrebbe scritto il 66enne, secondo quanto rivela l’Agi. In quel bigliettino, appoggiato sul tavolo della cucina, potrebbe esserci il movente della mattinata di sangue che mercoledì ha distrutto una intera famiglia e sconvolto una comunità. Per questo gli inquirenti hanno deciso di approfondire quelle parole, avviando una serie di accertamenti investigativi sui conti correnti di Martino Benzi ma anche sui documenti della sua società di consulenza informatica, per capire se effettivamente l’uomo avesse problemi finanziari gravi.

Monica Berta
Monica Berta

Martino Benzi infatti era titolare di uno studio di consulenza informatica e di progettazione e realizzazione di siti web. Dietro la vita apparentemente normale di una persona che si definiva “un pacato gentiluomo”, potrebbe esserci stata in realtà una situazione di tensione. L'uomo non ha spiegato però apertamente i motivi del gesto. Le indagini proseguono ora per capire se i presunti problemi economici abbiano qualche connessione con gli omicidi anche se non ci sarà alcun processo perché il responsabile della strage si è tolto la vita.

Secondo quanto ricostruito finora, i tre omicidi sarebbero stati pianificati. Il 66enne Martino Benzi, intorno alle 7.30, ha ucciso a coltellate in casa la moglie Monica Berta, di 55 anni, il figlio Matteo di 17 anni. Poi si è cambiato e ha raggiunto a piedi l’istituto in cui risiedeva la suocera e, dopo averla salutata e accompagnata in giardino, ha accoltellato anche lei e si è tolto la vita.

480 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views