“Io, italiana in Svezia, ho trovato qui un Paese a misura di bimbi e famiglie”: la storia di Federica
Federica Pepe ha 31 anni, è nata a Milano ma cresciuta a Peschiera del Garda, e circa 4 anni fa è approdata a Trollhättan, in Svezia. Da sempre appassionata di Paesi scandinavi, si è trasferita anche grazie a un galeotto ‘match' su Tinder con il suo attuale compagno svedese e papà del loro bambino. "Ho sempre sognato di vivere in Nord Europa, avevo questa passione fin da piccola", ha raccontato a Fanpage.it.
Dopo aver lavorato prima come ragazza alla pari in Inghilterra, poi come maestra d'asilo, quando è rimasta incinta ha deciso di aprire una pagina Instagram, ‘mammainsvezia‘, che ora è il suo lavoro a tempo pieno. Sui social Federica racconta la sua vita, curiosità sulla cultura svedese e la sua passione per l‘outdoor education, il sistema educativo che si basa sullo svolgere tante attività all'aperto. Su questo ha anche scritto un libro, ‘Educazione nordica', dove ha raccolto la sua esperienza.
Quando e perché hai deciso di trasferirti in Svezia?
Ho sempre sognato di vivere in nord Europa, sono proprio appassionata fin da piccola. A 19 anni ho avuto una relazione, durata fino ai 26, che mi ha tenuta in Italia, perché il mio compagno del tempo non voleva partire. Quando è finita, nel 2019, mi sono detta: "Finalmente posso realizzare questo sogno".
Sognavo principalmente la Scandinavia ma, essendo da sola, avevo un po' timore e mi sono fatta dei problemi. Però mi sono anche detta: "Sai che c'è? Parlo inglese e come primo step potrei andare in Inghilterra". E così ho fatto, sono partita come ragazza alla pari per una famiglia inglese.
Durante questo percorso usavo Tinder e ho fatto ‘match‘ con il mio attuale compagno svedese. I messaggi sono diventati telefonate, le telefonate sono diventate videochiamate. Siamo andati avanti per 4 mesi. Io avevo quasi finito la mia esperienza da ragazza alla pari in Inghilterra. Quindi, ho deciso di prendere un aereo per venire qui a conoscerlo ed è stato amore a prima vista. Abbiamo fatto qualche mese a distanza, io intanto ero rientrata in Italia, e poco dopo mi sono trasferita in Svezia. Ora sono qui da 4 anni, 6 da quando ho lasciato l'Italia.
Quando sono arrivata ho iniziato a lavorare in una gelateria perché parlavo solo inglese, poi ho studiato svedese e ho iniziato a fare la maestra d'asilo. Quando sono rimasta incinta ed ero in maternità, è nata la mia pagina Instagram ‘mammainsvezia' e questa è diventata a oggi il mio lavoro. Poi ho ripreso a lavorare all'asilo a chiamata, quindi vado quando hanno bisogno.
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Cosa ti piace della Svezia?
Dirò una cosa controcorrente, ovviamente, ma io amo il freddo e l'inverno. Odio con tutta me stessa il sole e il caldo, mi fanno impazzire. Una cosa che qui tutti odiano è appunto il clima, invece più fa freddo e più io sono contenta. Non mi accontento dei -10, no, io adoro quando fa -20!
Oltre a questo, io qui sto bene. Mi piace come funziona tutto, è un Paese a misura di bambino e di famiglie, a cui vengono destinati tanti aiuti. Abbiamo 480 giorni totali tra maternità e paternità; gli asili aprono alle 6 del mattino, chiudono alle 17.30 per agevolare tutti i lavoratori e i bimbi possono fare colazione lì, riceviamo 120 euro al mese circa per i figli da 0 a 18 anni, l'istruzione è gratuita dalle elementari, dove danno tutto il materiale, all'università, mentre gli asili non costano più di 130 euro al mese.
Sulla mia pagina Instagram io parlo tanto di outdoor education perché qui i bimbi passano tanto tempo all'aria aperta, con i vestiti giusti escono a prescindere. Ed è una cosa che mi piace molto. E, più in generale, diciamo che qui c'è proprio un rapporto diverso, speciale, con la natura. Si passa tanto tempo all'aperto. Si vive anche una vita meno ‘di corsa', un po' meno stressata.
Cosa invece non ti piace?
Sono veramente poche le cose che non mi piacciono. Adesso, dopo 4 anni sono migliorata, ma una cosa con cui non mi trovo bene è la sanità. Qui si tende a fare un po' meno prevenzione, si fanno meno controlli. Il sistema è molto diverso da quello italiano e, per me che sono un po' ipocondriaca, la classica persona che farebbe esami su esami, è stato difficile abituarsi. Anche in gravidanza ne ho fatti pochi, rispetto a quelli che forse avrei fatto in Italia.
E con il cibo come ti trovi?
Su questo penso di avere una mentalità molto aperta, non riesco a dire: "Abbiamo il cibo migliore del mondo" perché, quando io e il mio compagno siamo in Italia, a lui mancano i suoi sapori, quelli con cui è cresciuto, e questo mi ha dato modo di vederla sotto un altro punto di vista.
Non voglio dire che il cibo italiano non sia buono, anzi! Per me è buonissimo e rimarrà sempre il migliore del mondo. Però ci sono tantissime cose svedesi che mi piacciono e adoro, che mi mancherebbero se tornassi in Italia. Ma è ovvio che per me i sapori con cui sono cresciuta rimarranno sempre ‘i più buoni', così come quelli del mio compagno lo sono per lui.
Pensa che preferisce il caffè che beviamo qui, rispetto a quello italiano! Qui si trovano tante cose italiane però mi piace anche il cibo locale, anche se ovviamente mi manca quello che si mangia nel nostro Paese.
Cosa ti manca dell'Italia?
Direi proprio la mia famiglia e forse anche la semplicità di uscire a cena non spendendo un rene. Qui mangiare fuori costa tanto e, infatti, per carità, si fa, ma si usa meno, sia per stile di vita che per i prezzi. E a volte mi manca poter uscire senza spendere troppo. Non c'è dubbio che qui ci sono stipendi più alti, ma gli stessi svedesi si lamentano tanto del costo della vita che qui è abbastanza dispendioso.
A chi consiglieresti la Svezia come Paese dove trasferirsi?
Persone a cui piace la natura e che aspirano a una vita ‘tranquilla'. È vero che qui ci sono tanti locali, si va a ballare, ma la Svezia non è un Paese da ‘movida', da un punto di vista sociale, anche a causa del clima, non si passa tanto tempo fuori casa. Qui anche nelle città la vita è così.
Infatti, conosco persone che qui non si trovano bene proprio per questo, mi dicono che non c'è niente da fare, che è un mortorio, che non c'è mai nessuno in giro. Per quanto riguarda le famiglie, lo consiglio a chi cerca un Paese a misura di bambino e di famiglia perché qui si ricevono molti aiuti.