“Io feto, tu aborto”. Parla la studentessa 18enne offesa: “Un odio che non capisco”
"Anche se quell’odio non lo capisco, non sono arrabbiata con chi ha appeso quei disegni. Semmai con lui vorrei potermici confrontare. Se una conclusione può trarsi, è che la gente deve imparare a riflettere prima di emettere giudizi". Parole pronunciate con calma ed equilibrio da una ragazza di 18 anni che un mese ha deciso di interrompere la proprio gravidanza: qualche giorno fa, sui muri della scuola superiore che frequenta, a Piacenza, ha trovato fogli con scritte ingiuriose: "Io feto, tu aborto". La ragazza, esentata dalla didattica a distanza, è rimasta sbigottita: "Non ho potuto non pensare che ce l’avessero con me" dice al Corriere della Sera.
La giovane racconta: "Un mese fa ho abortito, mi ero confidata con qualcuno a scuola. Chissà, forse c’era chi lo sapeva anche in altre classi. Ma non posso esserne sicura". Ammette di essersi un po' arrabbiata quando ha trovato quei fogli e li ha strappati dal muro "portandoli al prof. Lui non ci credeva… Li ha presi e si è allontanato, andando in presidenza. Io intanto li avevo fotografati, girandoli a miei compagni di classe per chiedere loro se ne sapessero qualcosa".
Contattato dal quotidiano Libertà, il direttore dell’istituto racconta di aver disposto "controlli interni" e i risultati arriveranno "molto presto". Anche Jonathan Papamarenghi, assessore alla Scuola della città emiliana che parla di "un accertamento dei fatti in corso. Per ora mi conforta una cosa: l’attenzione e la vicinanza mostrata dagli insegnanti a questa ragazza".
Intanto il presunto autore dei disegni ha provato a spiegarne i motivi, per poi scusarsi. Ha parlato di "immagini e relativi messaggi ironici e non riferiti a nessuna persona in particolare. Per quanto fuori luogo, lo scopo non era certo quello di offendere e criticare qualcuno". Poi il tentativo di spiegazione, stavolta in prima persona: "Mi dispiace tantissimo per la situazione che si è creata, soprattutto per le persone che si sono sentite ferite. Chiedo scusa a tutti".
La studentessa diciottenne lo definisce "una persona ingenua e che probabilmente ha capito quello che ha fatto. Non voglio concentrarmi più su questa storia, morta lì secondo me. Quel che mi è successo un mese fa è stato terribile. Ma può capitare a tutti. Per fortuna io mi sono sentita libera di decidere in modo sereno, parlandone con mia madre, la mia migliore amica, alla quale ho semplicemente detto che non mi sentivo pronta".