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Invita a casa un senzatetto offrendogli la doccia, poi lo picchia: Gino ucciso da un ragazzo di 21 anni

Giovanni Santus, 58 anni, è stato ucciso da un giovane di 21 anni che lo aveva invitato a casa con la scusa di una doccia. Il senzatetto sarebbe prima stati picchiato a sangue e poi ustionato con l’acqua bollente. Arrestati altri 3 complici per concorso in omicidio: tra questi, anche la fidanzata 19enne del killer.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Giovanni Santus, 58 anni
Giovanni Santus, 58 anni

Invitato a casa a farsi una doccia dopo giorni passati in strada. Giovanni Santus, 58 anni, si è fidato e ha seguito un 21enne nel suo appartamento. Non sapeva che Andrea Basso, il giovane accusato dell'omicidio, lo avrebbe prima picchiato a sangue e poi infilato nella doccia sotto un getto di acqua bollente. Il senzatetto di 58 anni sarebbe stato avvicinato dal giovane di 21 anni mentre si trovava in strada a Biella. Il corpo di "Gino" è stato poi ritrovato sabato 8 luglio a Chiavazza, nell'alloggio di alcuni amici di Basso.

Secondo quanto riporta La Stampa, accusati di concorso in omicidio sarebbe una coppia originaria di Foggia e la 19enne fidanzata del killer, trasferitasi a Biella per fare la barista. Secondo l'accusa, i tre arrestati non avrebbero partecipato al pestaggio che ha causato la morte del senzatetto, ma per paura della reazione di Basso avrebbero ritardato la richiesta di soccorso fino alle 19, quando Santus era già morto per le ferite riportate.

I tre hanno subito affermato di averlo invitato a casa per darsi una ripulita e che il 58enne si era sentito male mentre stava facendo la doccia. L'autopsia ha però chiarito che prima di morire, il senzatetto è stato picchiato brutalmente, tanto da riportare lo sfondamento della cassa toracica e la lacerazione del fegato. A scatenare il pestaggio, una bottiglia di alcol. L'uomo, infatti, era stato accusato dal padrone di casa di aver bevuto l'intero contenuto di una bottiglia mentre si trovava a casa del 20enne.

Tra Basso e Gino, stando a quanto ricostruito finora, vi era già stato uno scontro davanti a un market. Il 21enne lo aveva colpito gettandolo a terra per poi sferrargli ancora un pugno. Non è chiaro cosa abbia spinto il giovane a cercare nuovamente il senzatetto per invitarlo a casa e pestarlo nuovamente. Quello che appare certo è che il 58enne, probabilmente spossato dal caldo e dalle difficoltà di una vita in strada, ha accettato, fidandosi del giovane che probabilmente non aveva neppure riconosciuto.

Il pomeriggio del delitto, Basso avrebbe colpito il senzatetto con una raffica di calci e pugni. Quando Santus è deceduto, il 21enne avrfebbe cercato di rianimarlo, ma vista l'inutilità del tentativo avrebbe ricominciato a prenderlo a calci. La settimana scorsa i carabinieri erano intervenuti in via Buratti dopo che Basso, alla proposta degli altri 3 complici (ora accusati di concorso in omicidio) per una messa in ricordo di Gino, aveva dato in escandescenze e iniziato a spaccare tutto, ferendosi con i vetri di una finestra.

Santus era stato preso in carico dalla Caritas saviglianese nell'estate del 2017 tramite la parrocchia di Bra. Nel suo passato risulta anche una residenza a Bricherasio, nel Torinese, e una convivenza con una donna.

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