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Investito mentre è in sella alla sua bici, 38enne muore dopo quasi due mesi di agonia

Un uomo di 38 anni è morto a distanza di quasi due mesi dall’incidente in cui era rimasto coinvolto. Alle 22.30 circa del 29 agosto scorso il 38enne di origini indiane era stato investito mentre era in sella alla sua bici. Il grave incidente era avvenuto a Monte San Savino, in provincia di Arezzo.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio
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Era stato investito alle 22.30 circa del 29 agosto scorso l'uomo di 38 anni morto lunedì scorso, 16 ottobre, dopo quasi due mesi di agonia. Il grave incidente era avvenuto a Monte San Savino, piccolo comune in provincia di Arezzo, dove il 38enne di origini indiane era in sella alla sua bici. Qui, nei pressi del casello autostradale della cittadina, all'altezza della frazione delle Vertighe, era stato urtato da un'auto.

Secondo quanto ricostruito dalle indagini, la vittima dell'incidente era probabilmente di ritorno dal lavoro, quando è stata tamponata lateralmente da un altro mezzo con violenza, tanto da sbalzarlo a terra dalla bicicletta. A lanciare l'allarme e a richiedere l'intervento dei soccorsi erano stati alcuni passanti. La circolazione a quel punto era stata bloccata nella zona per permettere ai carabinieri della compagnia di Cortona di effettuare i rilievi del caso e le operazioni di bonifica.

Come ricorda La Nazione, insieme ai militari dell'Arma erano giunti sul posto i sanitari del 118 con ambulanze Asl che avevano trasportato l'uomo in gravissime condizioni al Policlinico Le Scotte di Siena, dove è stato ricoverato immediatamente in codice rosso. Dal giorno dell'incidente e fino alla sua scomparsa, l'uomo era stato seguito con estrema attenzione dai medici, che avevano deciso di trasferirlo all'Ospedale La Gruccia di Montevarchi e poi in una clinica di riabilitazione in Valdarno.

L'uomo purtroppo non ce l'ha fatta, a seguito di un recente aggravarsi delle sue condizioni. Il 38enne viveva da tempo nell'Aretino, nel comune di Civitella, dove anche lavorava per mantenere la famiglia che invece si trova ancora in India. Per la salma non è stato ancora rilasciato il nulla osta, visto che la magistratura sta ancora valutando se disporre l'esame autoptico sul corpo.

A seguito del decesso, la Procura di Arezzo ha infatti deciso di aprire un'inchiesta per omicidio stradale. Una procedura di rito che sarà utile per chiarire l'esatta dinamica dell'incidente e le responsabilità dell'uomo che ha investito il ciclista.

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