Investito e preso a martellate in strada, la vittima racconta: “Era una furia cieca, non riuscivo a fermarlo”
Prima è stato investito, poi colpito con 14 martellate. Tutto questo perché ha fatto segno di rallentare al suo aggressore. La vittima della violenza si chiama Matteo Bastianelli, ha 46 anni ed è il titolare del Conad di Fermignano, cittadina in provincia di Pesaro Urbino. L'episodio è accaduto nella mattinata di ieri, lunedì 16 ottobre, intorno alle 6.45 della mattina. L'uomo che ha investito e colpito Bastianelli si chiama Simone Babbini, bidello 37enne incensurato.
Dopo l'aggressione l'uomo è fuggito ma le forze dell'ordine sono riuscite a rintracciarlo alcune ore dopo attraverso il numero di targa preso proprio dal 46enne che è riuscito a salvarsi grazie all'intervento di un netturbino e ha ripercorso l'aggressione in una lunga intervista a Il Resto del Carlino.
"Stavo attraversando la strada a piedi, per andare al Conad, abito a 600 metri. Una macchina velocissima ha svoltato e mi è sfrecciata a fianco. Ho alzato il braccio destro, per dire di andare più piano….Ma in realtà non ho detto nulla, nel senso che non ho parlato. Lui frena di colpo, mi sono detto: ora viene a litigare", ha raccontato il 46enne, sposato e papà di due bambini. E invece in quel momento Bastianelli ha visto la macchina che gli andava addosso: "Ho messo le mani sul cofano poi mi sono ritrovato col bacino sotto la macchina".
Appena è riuscito a liberarsi, la prima reazione del 46enne è stata quella di fuggire ma il suo aggressore è "uscito dall’auto con un martello in mano e ha cominciato a colpirmi a martellate sulla schiena, ho cercato di ripararmi il volto e il capo – ha raccontato – Lo supplicavo, gli ho detto: ‘Ho dei figli, ti pago', ma lui era una furia cieca. Non riuscivo a fermarlo, continuava a picchiarmi", ha aggiunto Bastianelli che è stato soccorso da un operatore ecologico che era di passaggio.
"Sono riuscito a fuggire e a chiudermi dentro il camioncino della nettezza urbana. Poi il tipo è andato via. Ma un attimo prima, quando ero riuscito ad allontanarmi, e l’altro ancora non era partito con la macchina, ho visto la targa e gliel’ho dettata a quello della nettezza, che si è segnato il numero". Bastianelli ha detto di non aver mai visto prima l'uomo che ha sferrato con violenza "14 colpi alla schiena e due in faccia".
"Non riesco a capire come ho fatto a essere ancora vivo e a non essermi rotto nulla, in maniera grave, zigomo a parte", ha detto l'uomo che sui social ha anche pubblicato un messaggio in cui ringrazia l'uomo che lo ha soccorso e tranquillizza chi ha provato a contattarlo nelle ultime ore, dopo l'aggressione.
Il 46enne ancora non riesce a capacitarsi della violenza da cui è riuscito a scappare e l'unica domanda che vorrebbe fare all'uomo che lo ha aggredito è: "Perché? Solo questo gli chiederei: perché? A volte si parla dei futili motivi, ma in questo caso è anche peggio: non puoi reagire così solo perché uno ha alzato il braccio per dirti di andare più piano".