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Intervista alla Befana, l’unica precaria contenta

Abbiamo raggiunto la Befana prima dell’unica notte in cui lavora e tra dolciumi d’ogni genere, cipolle e carbone, ci ha stilato la sua personalissima lista per gli “italiani speciali”.
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La Befana

"La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte…". Il 5 gennaio è uno di quei giorni che, da bambini, si passava con l'ansia di conoscere i regali che la vecchietta più simpatica del mondo avrebbe riservato per noi. C'era un'attesa spasmodica, quasi come quella che oggi si prova per l'Italia ai Mondiali, per la partita di campionato che sancisce lo Scudetto. La Befana, tra il 5 e il 6 gennaio, passerà quest'anno nelle case di tutti gli italiani, non proprio tutti purtroppo, per riempire le calze esposte in bella vista nelle stanze dei bambini. Per quelli buoni, dolci d'ogni genere e doni speciali, ma per i cattivi ci sarà come sorpresa soltanto carbone e cipolle d'ogni genere e provenienza.

Quest'anno abbiamo deciso di contattare la Befana in quest'unica notte di lavoro. Lei, che probabilmente è sì precaria, ma almeno contenta e cosciente di esserlo, secondo la nostra tradizione vola da una casa all'altra con la scopa, come una vera strega ma, secondo la simbologia pagana, la Befana altri non sarebbe che la rappresentazione dell'anno appena trascorso che viene a portare l'ultimo "regalo" prima di andare via. Adesso, però, urge lasciare la parola a lei, la protagonista dell'Epifania, e alla sua lista di buoni e cattivi, di dolci e carbone. Non è di modi proprio ortodossi e sembra molto aggiornata sulle storie del nostro Paese.

La lista della Befana

Comincio la lista con una notizia dell'ultima ora che mi ha lasciato senza fiato. Ho letto di quel povero padre e di quella piccolina di 6 mesi, uccisi a Roma, non posso non dire la mia. Alle persone che hanno causato tutto questo non porterò nemmeno un grammo di carbone, ma spero vivamente possano essere trasferiti in una miniera a lavorarlo per l'eternità. E mi fermo qui. Mentre porterò tanto zucchero filato e dolciumi d'ogni forma, a tutte le famiglie vittime di gesti ignobili come questo. Non basterà mai, lo so, ma io ci provo lo stesso.

Tanto, tantissimo carbone alla casta politica: se è vero che gli italiani sono in un momento di "lacrime e sangue", trovo assurdo certe agevolazioni ai parlamentari e, soprattutto, certi stipendi gonfiati a dismisura ai vari collaboratori, ai commessi e, in ultimo, allo stenografo del Senato che guadagna quasi quanto il Re di Spagna.

Restiamo nel mondo della televisione: al Grande Fratello 12 non mancano le lacrime, come quelle recenti di Alessia Marcuzzi, ma io un bel chilo rotondo di cipolle, lo consegno volentieri agli autori. A tratti un pò volgare, finto, fastidioso, visti i tempi che corrono sarebbe molto più costruttivo coltivare rapporti umani sinceri piuttosto che poltrire tutto il giorno e limitarsi a sbraitare in una "gabbia mediatica".

Porterò delle cipolle di Tropea, vista la sua passione per il mare e i posti "tropicali", a Belen Rodriguez. Troppe chiacchiere e troppo gossip così alimentato, al punto da riuscire a disturbarmi anche nel mio impervio e ben nascosto rifugio. Ovviamente la razione vale per due: ho pensato anche al suo compagno nella vita e di "avventure", Fabrizio Corona.

Carboni ardenti per  lo scandalo del calcioscommesse: lo sport, sin da quando ero una piccola streghetta, è sempre stato uno stratagemma usato per distrarsi, per divertirsi e non per arricchirsi alle spalle degli altri. Quest'anno niente dolcetti per tutte le persone implicate nello scandalo e per tutti coloro che hanno infangato il sano agonismo sportivo.

Alleggeriamo un pò il sacco e l'aria. Un gran bel pezzo di cioccolata bianca, raffinata, dolce e delicata a Fiorello per Il più grande spettacolo dopo il weekend. E' riuscito a divertire e intrattenere tutti per quattro puntate, praticamente da solo, ed ha riportato la televisione italiana ai bei fasti d'un tempo. Ho sentito Babbo Natale ed anche lui è stato d'accordo con me!

Un biscotto della fortuna per Mario Monti ed i suoi collaboratori. Il governo tecnico è passato dalle "Lacrime e Sangue" alla fase due "Cresci, Italia", bisogna solo incrociare le dita, aspettare e fidarsi.

Una montagna infinita di dolcetti per le famiglie di Yara Gambirasio e Sarah Scazzi, e a tutte quelle dei piccoli angeli che sono parte centrale di indagini, verifiche e udienze e che, soprattutto, non hanno ancora ricevuto giustizia. La mia dolcezza non basterà certo ad alleviare le loro pene, ma se è vero che stanotte dovrò premiare "i buoni", non posso esimermi dal non includerli nella lista.

Ed infine, lascio tante leccornìe d'ogni specie a chi una vera casa non ce l'ha, a tutti quei bambini che hanno le famiglie in difficoltà, perchè non hanno lavoro o perchè hanno perso quello di una vita, perchè non trovano la serenità e la pace interiore che ogni essere umano merita. Mancano poche ore alla mia partenza, sarà una notte magica….tempo permettendo!

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