Intervista a Wolfgang Achtner: “L’informazione in tv? Fa tutta schifo” (INTERVISTA)
“L’informazione televisiva italiana? Fa tutta schifo. Per questo mi candido di nuovo alla direzione del Tg1”. Quello che sembra, in parte, un controsenso è precisamente ciò che sta facendo un giornalista americano, Wolfgang Achtner: ha lavorato per emittenti come la Cnn, la Abc, è stato un pioniere del videogiornalismo e soprattutto non le manda a dire a nessuno. Wolfgang ci ha già provato una volta, a raggiungere la direzione del Tg1. Lo ha fatto con un gesto insolito, in Italia: nel dopo-Minzolini, ha mandato un curriculum al cda della Rai e ha lanciato in rete la sua autocandidatura.
Di fronte alla proposta di Achtner, i media mainstream hanno osservato un religioso silenzio, quelli contro l’hanno chiamata “provocazione”. Ma lui faceva sul serio. E ora ne dà una prova, annunciando che appena sarà definito il nuovo consiglio di amministrazione, farà arrivare di nuovo a a Viale Mazzini il suo curriculum. “Non so se queste persone siano competenti e indipendenti dai partiti, vedremo – afferma – Quello che so è che nella tv pubblica ci vogliono persone con queste qualità”.
Ma Wolfgang non fa sconti a nessuno: da Rai a Mediaset. “I telegiornali italiani esistono per far vedere le facce dei politici – risponde – In più, non assumono persone competenti ma fedeli politicamente e addirittura sono state messe alla direzione dei tg persone che vengono dai giornali, una cosa che all’estero non potrebbe mai accadere. Tutti i telegiornali sono simili, salvo qualche differenza a seconda del target:”. E allora, “Emilio Fede, al Tg4, faceva un tg per anziani, Italia uno manda in onda un notiziario per giovani, condito con sangue e tette, e così via. Ma sostanzialmente, è la stessa pappa. Tutta propaganda politica”.
Dal barcone della faziosità italiana, Achtner salva solo La7. Con qualche appunto: “Enrico Mentana non ha portato nulla di nuovo, perché come i suoi colleghi non conosce nulla di giornalismo televisivo – attacca – Se lo conoscesse, dato che ha avuto centinaia di persone che hanno lavorato per lui a Canale 5 e ora a La7, avrebbe potuto insegnare loro come si fa un servizio conforme allo standard internazionale”.
Riprese e montaggio: Vincenzo Sbrizzi