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Intervengono per un codice rosso, operatori dell’ambulanza derubati della cena lasciata nel veicolo

L’episodio ad Arezzo dove vista la situazione da codice rosso, per fare presto, i soccorritori avevano lasciato l’ambulanza ferma in strada ma accesa e pronta a partire lasciando ovviamente all’interno anche la cena. Dopo aver trasportato il paziente al pronto soccorso, si sono accorti che erano spariti panini e bibite.
A cura di Antonio Palma
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Intervenuti d'urgenza presso l'abitazione di un uomo per un codice rosso, i sanitari di un'ambulanza di soccorso medico avevano lasciato ogni cosa non necessaria nel veicolo di emergenza fermo in strada, compresa la cena appena comprata, ma al ritorno si sono accorti con grande rammarico che pietanze e bibite erano sparite. L'insolito e spregevole furto ha visto come scenario via Erbosa ad Arezzo dove i sanitari erano intervenuti poco prima.

I fatti si sono consumati nella serata di ieri, sabato 2 novembre, quando gli operatori dell'ambulanza, tre soccorritori volontari della pubblica assistenza Croce Bianca di Arezzo, sono accorsi insieme ad altri operatori sanitari presso l'abitazione di un uomo che lamentava un malore grave, in zona Giotto. Vista la situazione da codice rosso, per fare presto avevano lasciato l'ambulanza ferma in strada ma accesa e pronta a partire lasciando ovviamente all'interno anche la cena, in parte anche già mangiucchiata

Secondo quanto riferito dai soccorritori, al termine del servizio di emergenza, dopo aver trasportato  il paziente al pronto soccorso insieme ad altri operatori intervenuti sul posto, hanno scoperto che qualcuno era salito e aveva rubato panini e bibite in loro assenza. Un furto che ovviamente stato segnalato alle forze dell'ordine ma che vista la dinamica ha lasciato tutti sorpresi e amareggiati.

Qualcuno ha avuto il coraggio di saliere su un'ambulanza in servizio con luci accese e quindi anche con pericolo di ostacolare i soccorsi e solo per rubare dei panini. Ferma condanna è stata espressa dal vice sindaco di Arezzo, Lucia Tanti, che ha dichiarato: "Un atto grave purtroppo non isolato. La condanna è totale e mostra come sia necessario applicare il principio di "tolleranza zero" verso chi non rispetta le regole. Arezzo è una città solidale ma non può dare cittadinanza e giustificazione alcuna a chi non porta rispetto Un grazie a tutta la Croce Bianca di Arezzo e ai suoi volontari".

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