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Omicidio Giulia Cecchettin

Interrogatorio di Filippo Turetta domani in carcere davanti al Pm: forse pronto a parlare

L’interrogatorio di Turetta a pochi giorni dal precedente incontro col Gip potrebbe indicare la volontà dell’indagato di collaborare pienamente con i magistrati che indagano sull’omicidio di Giulia Cecchettin.
A cura di Antonio Palma
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Potrebbe essere pronto a parlare e a dare la sua versione dei fatti Filippo Turetta, il 22enne reo confesso dell'assassinio della ex fidanzata Giulia Cecchettin. Il giovane, che è rinchiuso nel carcere di Verona dopo l'estrazione dalla Germania dove era scappato, domani infatti sarà nuovamente ascoltato dal pm di Venezia Andrea Petroni, titolare del fascicolo. Il Procuratore andrà a trovarlo nuovamente nella casa circondariale di Montorio per porgli le prime domande sul delitto di cui è accusato.

Un appuntamento a pochi giorni dal precedente interrogatorio di garanzia davanti al Gip che potrebbe indicare la volontà dell'indagato di collaborare pienamente con i magistrati che indagano sull'omicidio di Giulia Cecchettin. Nel precedente colloquio in carcere, avvenuto martedì scorso, infatti, pur avvalendosi della facoltà di non rispondere, Turetta però aveva rilasciato dichiarazioni spontanee a indicare una sorta di volontà di cooperare con il giudice e magistrati.

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Il Procuratore questa volta infatti gli presenterà domande puntuali per ricostruire tutto quanto accaduto prima, durante e dopo quella terribile sera dell'11 novembre scorso. Secondo l'accusa, dopo una serata insieme, Turetta ha ucciso Giulia aggredendola per ben due volte tra Vigonovo e Fossò prima di allontanarsi con la sua fiat Punto Nera col cadavere della 22enne, che infine ha abbandonato lungo i boschi quella stessa notte. Turetta però dovrà spiegare anche quanto fatto dopo, durante la fuga in Austria e poi in Germania, e soprattutto quanto avvenuto prima dell'incontro finale con Giulia Cecchettin.

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"Non voglio sottrarmi alle mie responsabilità e voglio pagare quello che sarà giusto per aver ucciso la mia ex fidanzata" ha detto Turetta nelle sue dichiarazioni spontanee, confessando il delitto e confermando quanto aveva detto alla polizia tedesca. "Sto cercando di ricostruire nella mia memoria le emozioni e quello che è scattato in me quella sera. Fin da subito era mia intenzione consegnarmi e farmi arrestare" avrebbe aggiunto il 22enne nel suo primo incontro coi pm, promettendo però di voler rispondere alle domande in un momento successivo.

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L'interrogatorio di Turetta avverrà nello stesso giorno dell'autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin. L'esame medico legale infatti è fissato per venerdì mattina all'Istituto di medicina legale di Padova. La Procura di Venezia ha dato l'incarico a Guido Viel del dipartimento di Anatomia Patologica dell'Università di Padova che seguirà l'esame con l'equipe medica del professor Angelo Paolo Dei Tos, responsabile del dipartimento di anatomia patologica dell'ateneo padovano. All'esame assisteranno i periti di parte, il professore triestino Stefano D'Errico, direttore di Medicina legale dell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina, incaricato dalla famiglia Cecchettin, e la dottoressa Monica Cucci di Milano, designata dalla difesa di Turetta.

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