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Insulti e percosse su bimbi di 3 anni, arrestata maestra nel Cuneese

Il caso in una scuola dell’infanzia del Cuneese dove la maestra di 57 anni lavorava da pochi mesi dopo essere stata assunta come organico Covid.  La donna infatti aveva avuto a inizio anno scolastico un contratto a tempo determinato e assegnata alla scuola dell’infanzia. La donna avrebbe usato abitualmente urla, ingiurie, minacce e persino percosse sui piccoli tra i 3 e i 5 anni di età.
A cura di Antonio Palma
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Una maestra di una scuola dell'infanzia è stata arrestata nelle scorse ore dai carabinieri per violenze fisiche e verbali nei confronti dei piccoli alunni  che a lei erano affidati: tutti piccoli tra i 3 e i 5 anni di età. Il caso in una scuola dell'infanzia del Cuneese dove la maestra di 57 anni lavorava da pochi mesi dopo essere stata assunta come organico Covid.  La donna infatti aveva avuto a inizio anno scolastico un contratto a tempo determinato e assegnata alla scuola dell’infanzia quale organico Covid per consentire lo sdoppiamento delle classi e per la necessità di avere altro personale per il rispetto del numero massimo di bimbi nei vari gruppi.  L'indagine dei militari dell'Arma a suo carico era partita poco dopo l'assunzione dell'incarico, nel dicembre dello scorso anno, e a seguito delle lamentele di alcuni genitori che segnalavano comportamenti strani dei figlioletti. Era stato poi lo stesso Istituto scolastico a rivolgersi ai carabinieri di Mondovì.

I carabinieri hanno così piazzato all'interno dei locali della scuola materna delle telecamere nascoste che avrebbero ripreso i comportamenti violenti contro i bimbi. Secondo gli inquirenti, la maestra avrebbe assunto una "condotta sproporzionata rispetto alla finalità educativa e lesiva della dignità dei piccoli". In particolare, scrivono i carabinieri, l'insegnante 57enne induceva i piccoli in una "condizione di paura e di soggezione tali da rendere loro la frequenza delle lezioni intollerabile", usando abitualmente urla, ingiurie, minacce e persino percosse. Per contenere e gestire l'esuberanza dei bambini, secondo l'accusa la donna aveva infatti instaurato un clima di "tensione emotiva e di paura" all'interno della classe, cercando anche di condizionare psicologicamente i bambini per evitare che questi raccontassero a casa ciò che accadeva in aula.

Elementi a carico della donna che sono serviti alla immediata richiesta di sospensione dall'insegnamento e di arresto da parte della locale Procura della Repubblica. Il pericolo di reiterazione di queste condotte infatti ha spinto i pm a chiedere l’immediata emissione di una misura cautelare per l’ipotesi di reato di maltrattamenti nei confronti di persone sottoposte alla propria autorità. Per lei il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cuneo ha firmato un ordine di custodia cautelare ai domiciliari eseguito oggi dagli stessi carabinieri.

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