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Insulti a Ruby sul web: 178 persone indagate

Centosettantotto persone sono state iscritte nel registro degli indagati per gli insulti rivolti a Ruby in un video.
A cura di D. F.
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Il ballo di Ruby, al secolo Karima El Mahroug, nel locale del suo ex, il Fellini di Genova, davanti all'allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi finì in televisione e venne rilanciato da siti e social network scatenando centinaia e centinaia di reazioni offensive che oggi hanno portato all'iscrizione nel registro degli indagati di 178 persone.

La donna, all'epoca dei fatti giovanissima e al centro di uno scandalo che, oltre all'ex premier, arrivò anche in un Parlamento, che a maggioranza sostenne che quella ragazza fosse la nipote di Mubarak, è finita nel mirino di migliaia di commenti gravemente offensivi. Oggi la procura di Genova sta chiudendo gli accertamenti sul caso, con ben 178 persone indagate per diffamazione. Nel corso delle indagini è stato interrogato come persona informata sui fatti anche il giornalista Michele Santoro, che in una trasmissione mise in onda alcuni frammenti del ballo di Ruby al “Fellini”.

Karima El Marough, stanca di subire odiosi insulti sessisti, due anni fa aveva presentato un esposto alla procura di Genova per denunciare tutti coloro – a cominciare da alcuni giornalisti – che dall’ottobre 2010 l’hanno definita come una prostituta. Il procuratore aggiunto Vincenzo Scolastico aprì un’inchiesta per diffamazione e diffusione di materiale pedopornografico. Ruby denunciò anche coloro che pubblicarono in questi anni i video e le foto delle sue esibizioni nei locali genovesi, quando era minorenne. Per quei video girati al “Fellini”, nel centro genovese, il suo compagno Luca Risso venne condannato a un anno di carcere e a 4mila euro di multa per detenzione di materiale pedopornografico.

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