Insulta e minaccia migranti su Facebook: dirigente della Polfer sospeso dal servizio
Alcuni commenti scritti su Facebook gli sono costati il trasferimento presso altra sede. È accaduto a Gioacchino Lunetto, poliziotto catanese in servizio alla Polfer che sul suo profilo aveva rilanciato vari articoli de Il Giornale, Catena Umana e simili che avevano come oggetto le vicissitudini dei migranti approdati in Italia, corredandoli da alcune frasi contenenti insulti e minacce. "I migranti devono essere bruciati vivi, cacciati, buttati a mare", commenti di questo tenore, invocando inoltre l'intervento di Hitler e Mussolini. A causa di questi post, il poliziotto è stata trasferito da Catania ad altra sede, per incompatibilità ambientale. Inoltre, Lunetto è stato anche denunciato dalla Digos e dovrà scontare una sanzione disciplinare pari a un mese di sospensione dal servizio, il tutto disposto dal Ministero dell'Interno, in particolare dal viceministro Filippo Bubbico che, rispondendo a un interpellanza presentata nel giugno 2015 dal deputato Giuseppe Berretta del Partito Democratico, ha accolto le rimostranze del parlamentare che intendeva denunciare la vicenda.
"Un fatto grave, che si è concluso con sanzioni esemplari nei confronti del funzionario di Polizia. Gli insulti razzisti contro i migranti, le minacce, l'odio insito nelle parole di Lunetto erano inaccettabili, a maggior ragione perchè ad esprimerle è stato un rappresentante dello Stato. I provvedimenti adottati dal Capo della Polizia e dal Ministero dell'Interno rendono giustizia ai tantissimi appartenenti alle forze dell'ordine e semplici cittadini che hanno preso le distanze da certi atteggiamenti razzisti e xenofobi", ha dichiarato il deputato catanese, commentando le sanzioni inferte al dirigente della Polfer.