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Le assegnano il posto di insegnante dopo 14 anni, ma ormai è morta

Aveva vinto un concorso nel 1999 e per anni aveva atteso l’assunzione a tempo indeterminato. Ma nel 2005 è stata stroncata da una malattia cardiaca. Una settimana fa è arrivata l’amara comunicazione alla sua famiglia.
A cura di Biagio Chiariello
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Era il 1999 quando Sabrina C. prendeva parte a un concorso indetto dal Ministero dell'Istruzione per diventare insegnante di ruolo. Riesce a superarla, ma il tempo passa e la cattedra non arriva. Lei, nell'attesa, continua a fare supplenze, finché non è costretta al ritiro per dei gravi problemi al cuore. E' il 2005 quando la situazione si complica ulteriormente e quell'aspirante futura prof. muore. Oggi, però, la storia di questa maestra romana si è arricchita di un nuovo, paradossale, particolare. Alla sua famiglia, infatti, è arrivata la raccomandata che annuncia la tanto attesa assunzione a tempo indeterminato. o: Sabrina ha finalmente ottenuto la cattedra di ruolo. Peccato che sia deceduta 8 anni fa.  "Leggere il contenuto della raccomandata del ministero dell'Istruzione ha riaperto una ferita enorme" racconta la sorella della ragazza "Sabrina era passata di ruolo a otto anni dalla morte. Per lei quel concorso era importantissimo e passare di ruolo il suo sogno".

Un problema nell’aggiornamento dei dati, legato all'ormai famigerata imperizia della burocrazia italiana, ha portato ad un vero e proprio caso: "In un attimo sono tornati i ricordi e, con loro, il dolore della sua scomparsa" aggiunge la sorella di Sabrina". C'è da dire che le convocazioni dalle scuole erano già cessate nel 2005, quando la famiglia ne aveva comunicato il decesso. La scorsa settimana, invece, è arrivata la comunicazione della cattedra assegnata. Un'amara sorpresa fatta ai suoi familiari dal ministero e dall'Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio. "Io e mio fratello – aggiunge la sorella di Sabrina – siamo disoccupati da qualche tempo, sapere che almeno lei si sarebbe finalmente sistemata, soprattutto in un periodo di crisi come questo, sembra un'ulteriore presa in giro. Abbiamo comunque deciso di festeggiarla, sappiamo quanto ne sarebbe stata felice. Sabrina lo meritava davvero".

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