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Ingroia tende la mano a Grillo: “Confrontiamoci, senza pregiudizi”

Il leader del Quarto Polo scrive a Beppe Grillo: “Abbiamo il dovere del confronto”. Ma le strade di Movimento 5 Stelle e Rivoluzione Civile non sembrano destinate ad incontrarsi.
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Ingroia-Grillo

Tutto nasce dalla foglia di fico, quella di Ingroia nello specifico, che servirebbe "a creare un minestrone con tre partiti, Idv, Verdi e Prc che non hanno da soli alcuna possibilità di superare lo sbarramento elettorale". Un giudizio tranchant quello di Beppe Grillo sulla "Rivoluzione Civile" guidata dal magistrato "esule" in Guatemala, rilanciato qualche giorno fa dalle pagine del suo blog. La risposta di Ingroia però non si è fatta attendere, con una lettera pubblicata sul Fatto Quotidiano. Una missiva garbata e conciliante, con la quale l'ex pm apre in maniera decisa ad un "confronto" che potrebbe rappresentare uno dei fattori dell'imminente campagna elettorale per le politiche del 2013.

"Caro Beppe, ci conosciamo da anni […] venivo a tutti i tuoi spettacoli e tu più di una volta mi hai citato per manifestarmi il tuo sostegno nell'azione giudiziaria contro potentati criminali e politico – economici. Poi hai fatto una scelta di impegno politico che ho capito solo strada facendo e che ha l'indubbio merito di aver sottratto all'astensionismo tanti italiani, delusi e arrabbiati, recuperandoli ad una politica di partecipazione dal basso, colpevolmente liquidata dall'estabilishment come antipolitica […] Quindi è arrivato il momento della responsabilità in cui ciascuno deve impegnarsi anche rischiando in proprio. A me non interessano seggi parlamentari e neppure prebende politiche. La mia impresa ha delle similitudini con le tue originarie motivazioni […] Ma i partiti caro Beppe, servono e soprattutto i partiti che hanno ancora radici nella società. […] Quindi nessuna foglia di fico per nessuno, figuriamoci! Questo Paese vogliamo cambiarlo in modo pacifico ma radicale? Vogliamo esprimere una politica di governo nuova e rivoluzionaria? Allora bisogna confrontarsi. Senza diffidenze e pregiudizi. Per uscire dalla contestazione fine a se stessa. […] Ma siamo due non professionisti della politica che si sono messi a disposizione degli italiani ed abbiamo quindi il dovere di praticare sempre il confronto e l'ascolto. Molte battaglie tue sono le nostre, molti punti programmatici nostri sono i tuoi. La gente capisce poco certe divisioni fra movimenti politici che preseguono obiettivi in parte comuni. La capacità di ascolto è dote rara in politica. Dimostriamo di voler cambiare il Paese anche in questo."

Insomma, una mano tesa ed un velato invito a mettere da parte diffidenze e pregiudizi per aprire un tavolo di confronto. In cosa consista poi nel concreto l'apertura di Ingroia non è poi ben chiaro, ma paradossalmente è proprio questo il punto di maggiore interesse. In effetti, teoricamente non dovrebbero esserci margini di manovra per una operazione di sintesi fra Rivoluzione Civile e Movimento 5 Stelle (per una serie di motivi fra cui la ritrosia dello stesso Grillo a ragionare su alleanze e cartelli elettorali), tuttavia è abbastanza evidente e rilevante il tentativo di riorganizzazione del fronte dei non allineati. E se il tandem Ingroia – de Magistris al momento rappresenta un concorrente proprio per il Movimento 5 Stelle, le cose potrebbero cambiare radicalmente se le prime indicazioni attendibili di sondaggisti ed analisti dovessero restituire un quadro di frammentazione tale da mettere in discussione finanche quella che sembrava una scontata vittoria alla camera della coalizione PD – PSI – SEL. Insomma, lo spazio dell'alternativa sembra ancora un cantiere aperto e non è detto che non vi siano ancora sorprese clamorose. Del resto, che il Movimento 5 Stelle nasca "a vocazione maggioritaria" e trovi conforto nel suo "splendido isolamento" è cosa nota da tempo. Così come, d'altro canto, è nota da tempo la lacuna più grande del progetto di Grillo: l'assenza di una figura di riferimento cui collegare le liste per le politiche 2013. Insomma, al M5S manca proprio un candidato premier autorevole e conosciuto: e la suggestione Ingroia potrebbe essere il "game change". Dell'intera consultazione, tra l'altro.

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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