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Ingroia minacciato di morte: il procuratore diserterà il premio Borsellino

Nel centro di Teramo sono comparse le scritte “Morte per Ingroia comunista” e “Ingroia condannato a morte”. Alla società che organizzava l’evento è poi arrivata una lettera di minacce.
A cura di Alfonso Biondi
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Antonio Ingroia minacciato di morte

Antonio Ingroia, procuratore aggiunto di Palermo, ha fatto sapere che non parteciperà al premio Borsellino, a Teramo. Una decisione, spiega il procuratore, arrivata "dopo aver appreso della lettera di minaccia pervenuta tramite l'organizzatore dell'incontro e delle scritte murali contro la mia persona". La presenza del magistrato era prevista per le 9.30 di domani presso la sala polifunzionale della Provincia.

"Morte per Ingroia comunista"- Nella giornata di ieri, su due muri del centro di Teramo, in una zona molto vicina alla sala polifunzionale della Provincia, erano comparse le scritte "Morte per Ingroia comunista" e "Ingroia condannato a morte". Entrambe le scritte, vergate con una bomboletta spray di colore nero, sono accompagnate da una croce celtica. La seconda, poi, reca anche la sigla "FN". Una lettera di minacce è stata poi recapitata a "Società civile", l'ente che aveva organizzato l'evento. Nella missiva, firmata Fronte Nazionale e Forza Nuova, si legge che "il giudice Antonio Ingroia è stato condannato a morte dal tribunale popolare". Chi ha scritto la lettera parla del governo Monti come di un preludio "a un definitivo periodo di ingovernabilità in cui saranno messi a nudo l'impoverimento del paese voluto dal capitalismo, l'aggravarsi del malcontento sociale e la subalternità della politica al potere mafioso". I giudici, definiti "servi del sistema", vengono indicati come l'ultimo ostacolo alla rivoluzione. Ecco perché, si legge nella lettera, "persone come il giudice Antonio Ingroia sono persone pericolose che vanno condannate e eliminate per portare avanti il compito che la storia ci ha assegnato".

Forza Nuova Abruzzo prende le distanze- Il coordinatore regionale di Forza Nuova Abruzzo Marco Forconi ha subito preso le distanze da quanto accaduto. Forconi ha parlato di una lettera "dai contenuti deliranti e priva di alcun senso logico che mira a gettare fango su un movimento attualmente impegnato in competizioni elettorali amministrative con concrete possibilità di successo".

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