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Ingegnere di 72 anni cade da un’impalcatura a Lecce: Antonio Greco morto sul colpo mentre lavora

L’incidente è avvenuto nel cuore di Lecce, in via Lamarmora: inutili i tentativi di soccorso del 118. Sul posto anche i carabinieri e il personale Spesal per chiarire l’accaduto. Il cantiere è stato posto sotto sequestro.
A cura di Biagio Chiariello
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Tragico incidente sul lavoro in Puglia: a perdere la vita nel pieno centro di Lecce è stato oggi, martedì 5 novembre, Antonio Greco, ingegnere 72enne originario di Aradeo, deceduto sul colpo dopo essere scivolato e caduto da un balcone al primo piano mentre stava effettuando delle misurazioni, lungo via Alfonso Lamarmora, una strada che collega piazza Mazzini con via 95° Reggimento Fanteria, dove sono in corso alcuni interventi di ricostruzione di un palazzo facente parte di un complesso residenziale.

Sul posto i sanitari del 118, i carabinieri e gli ispettori dello Spesal che dovranno chiarire le circostanze della tragedia. La vittima avrebbe perso l’equilibrio finendo a terra con una caduta rovinosa, sul lato interno del condominio. Gli operai presenti hanno subito dato l'allarme, con il personale sanitario giunto sul posto con un'ambulanza: tuttavia, i tentativi di rianimazione dell’uomo si sono rivelati vani. Il cantiere è stato posto sotto sequestro. Antonio Greco risiedeva a Lecce.

In merito all'incidente mortale sul lavoro, il tredicesimo caso, c'è la dura presa di posizione dei sindacati. “Ancora una volta un luogo di lavoro si trasforma in un luogo di morte”, affermano Tommaso Moscara, segretario generale della Cgil Lecce, e Luca Toma, segretario generale della Fillea Cgil Lecce. “Non importa il luogo, non importano l’età e la condizione lavorativa o contrattuale della vittima”, aggiungono.

"Perdere la vita sul posto di lavoro è sempre una tragedia. Resta solo l’amarezza di fronte al ripetersi di incidenti mortali sul lavoro. Esprimiamo cordoglio ai parenti e ai cari del lavoratore. E ribadiamo con forza la necessità di avere un approccio sui temi della sicurezza sul lavoro che anteponga il rispetto della vita umana a ogni altro tipo di logica. Il lavoro deve servire a dare dignità alla vita delle persone, non a metterle in pericolo, fino a farle morire”, concludono Moscara e Toma.

"Non ci sono più parole per descrivere la nostra rabbia e il dolore di fronte all’ennesimo incidente mortale verificatosi questa mattina in un cantiere edile a Lecce ai danni di un lavoratore di 72 anni”, dicono il Coordinatore territoriale della Uil di Lecce, Mauro Fioretti, e il Segretario generale della Feneal-Uil di Lecce, Salvatore Listinge. “Sappiamo tutti che il settore edile è più assoggettato a incidenti gravissimi, molti dei quali, purtroppo, mortali. E allora com’è possibile che, a un’età così avanzata, si debba ancora rischiare la vita sul lavoro?".

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