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Influenza, la percentuale di malati resta molto alta: ancora 1 milione di casi nell’ultima settimana

Tra il 25 al 31 dicembre, secondo il bollettino della sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità sono stati oltre un milione gli italiani messi ko da virus respiratori, più di un terzo dall’influenza e buona parte per il Covid.
A cura di Biagio Chiariello
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L’influenza non molla la presa in Italia. Dopo il record di casi toccato nei giorni di Natale, resta ancora alto e sostanzialmente stabile rispetto alla scorsa settimana il numero di persone colpite da sindromi simil-influenzali (ILI): negli ultimi sette giorni del 2023 l’incidenza è pari al 17,5 casi per mille assistiti (17,7 nella settimana precedente).

Lo affermano i bollettini della sorveglianza RespiVirNet pubblicati oggi. Una situazione sicuramente non facile che, come confermato a Fanpage da Fabio De Iaco, presidente della Società italiana di medicina di emergenza urgenza (Simeu), si riflette anche sui pronto soccorsi del nostro Paese.

Sono ancora i bambini piccoli i più colpiti: nella fascia al di sotto dei cinque anni, il tasso è pari a 48,7 casi ogni mille; è pari a 19,21 in quella 5-14 anni; 17,15 in quella 15-64 anni; a 10,28 negli over-65. Tra le Regioni, l'incidenza più alta è stata registrata in Campania, con 24,51 casi ogni mille abitanti: una situazione già emergenziale nei pronto soccorso a Napoli; seguono il Friuli-Venezia Giulia con 23,69 e l'Umbria con 22,93. Si conferma la crescita della circolazione dei virus influenzali.

L'incidenza delle sindromi simil influenzali si mantiene alta, spinta dai diversi virus circolanti in questo periodo. – commenta Anna Teresa Palamara, che dirige il dipartimento Malattie Infettive dell’Iss -. L'analisi dei campioni positivi mostra che i virus influenzali sono ormai prevalenti, anche se rimane una quota rilevante di Sars-CoV-2 e di virus respiratorio sinciziale, che provoca bronchioliti soprattutto nei più piccoli. Sebbene sia impossibile prevedere esattamente quando si arriverà al picco dei casi, è ipotizzabile una circolazione sostenuta anche nelle prossime settimane, facilitata dalla riapertura delle scuole".

Tra i campioni analizzati dai laboratori afferenti alla rete RespiVirNet il 37,5% è risultato positivo per l'influenza (erano il 33,5% la scorsa settimana); il 22% era positivo al Covid, l'11% per virus respiratorio sinciziale, mentre i rimanenti sono risultati positivi per altri virus respiratori.

La raccomandazione di Palamara è "oltre alle vaccinazioni per i soggetti per cui sono raccomandate, una sana prudenza nei comportamenti, da osservare soprattutto se si hanno sintomi respiratori e se si è in presenza di bambini molto piccoli, persone anziane o con fragilità. Si raccomanda inoltre di non assumere antibiotici, inutili in caso di infezioni virali, se non su indicazione del proprio medico, e di recarsi al pronto soccorso solo se strettamente necessario”.

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