Influenza, la percentuale di malati resta molto alta: ancora 1 milione di casi nell’ultima settimana
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L’influenza non molla la presa in Italia. Dopo il record di casi toccato nei giorni di Natale, resta ancora alto e sostanzialmente stabile rispetto alla scorsa settimana il numero di persone colpite da sindromi simil-influenzali (ILI): negli ultimi sette giorni del 2023 l’incidenza è pari al 17,5 casi per mille assistiti (17,7 nella settimana precedente).
Lo affermano i bollettini della sorveglianza RespiVirNet pubblicati oggi. Una situazione sicuramente non facile che, come confermato a Fanpage da Fabio De Iaco, presidente della Società italiana di medicina di emergenza urgenza (Simeu), si riflette anche sui pronto soccorsi del nostro Paese.
Sono ancora i bambini piccoli i più colpiti: nella fascia al di sotto dei cinque anni, il tasso è pari a 48,7 casi ogni mille; è pari a 19,21 in quella 5-14 anni; 17,15 in quella 15-64 anni; a 10,28 negli over-65. Tra le Regioni, l'incidenza più alta è stata registrata in Campania, con 24,51 casi ogni mille abitanti: una situazione già emergenziale nei pronto soccorso a Napoli; seguono il Friuli-Venezia Giulia con 23,69 e l'Umbria con 22,93. Si conferma la crescita della circolazione dei virus influenzali.
L'incidenza delle sindromi simil influenzali si mantiene alta, spinta dai diversi virus circolanti in questo periodo. – commenta Anna Teresa Palamara, che dirige il dipartimento Malattie Infettive dell’Iss -. L'analisi dei campioni positivi mostra che i virus influenzali sono ormai prevalenti, anche se rimane una quota rilevante di Sars-CoV-2 e di virus respiratorio sinciziale, che provoca bronchioliti soprattutto nei più piccoli. Sebbene sia impossibile prevedere esattamente quando si arriverà al picco dei casi, è ipotizzabile una circolazione sostenuta anche nelle prossime settimane, facilitata dalla riapertura delle scuole".
Tra i campioni analizzati dai laboratori afferenti alla rete RespiVirNet il 37,5% è risultato positivo per l'influenza (erano il 33,5% la scorsa settimana); il 22% era positivo al Covid, l'11% per virus respiratorio sinciziale, mentre i rimanenti sono risultati positivi per altri virus respiratori.
La raccomandazione di Palamara è "oltre alle vaccinazioni per i soggetti per cui sono raccomandate, una sana prudenza nei comportamenti, da osservare soprattutto se si hanno sintomi respiratori e se si è in presenza di bambini molto piccoli, persone anziane o con fragilità. Si raccomanda inoltre di non assumere antibiotici, inutili in caso di infezioni virali, se non su indicazione del proprio medico, e di recarsi al pronto soccorso solo se strettamente necessario”.