Influenza H1N1, due morti in poche ore all’ospedale di Vicenza. L’appello: “Vaccinatevi”
Il virus H1n1 colpisce ancora: due persone sono morte nel giro di pochissime ore all'ospedale San Bortolo di Vicenza. un uomo di 55 anni è deceduto domenica 7 gennaio, poi il giorno dopo ha perso la vita un 47enne.
La causa per entrambi sarebbe appunto il virus dell’influenza H1N1 di tipo A. Secondo l'Ansa ci sono poi altre tre pazienti ricoverati per polmonite interstiziale, una patologia che provoca una grave forma di insufficienza respiratoria: abitano principalmente nel capoluogo e nella zona ovest di Arzignano e hanno tra i 50 e i 70 anni. I casi più gravi vengono sottoposti all’Ecmo, uno strumento che permette la circolazione sanguigna extracorporea.
I sintomi sono rinorrea (naso che cola), faringite, tosse, febbre, difficoltà respiratorie e astenia.
Intanto il primario della terapia intensiva Vinicio Danzi ha anche fatto un appello a vaccinarsi: “L’unico modo per sconfiggere questa infezione virale è vaccinarsi, basta essere vaccinati per l’influenza, un siero che copre anche la variante suina”, ha detto al Corriere della Sera.
La direzione Sanità della Regione Veneto, con una nota della dirigente Francesca Russo, ha chiarito come sia sbagliato associare il virus dell’influenza H1N1 di tipo A alla variante V dell'H1N1 (cioè la suina). “Questa fase dell'anno – precisa – è caratterizzata dalla circolazione del virus H1N1 pdm09 (Pandemic disease Mexico 2009): si tratta – sottolinea Russo – del virus influenzale che circola in modo diffuso in tutte le stagioni influenzali dal 2009. Chiamarlo virus da influenza suina è un retaggio mediatico che fa pensare a un virus non stagionale".
La nota specifica che questo ceppo influenza è contenuto nel vaccino disponibile per i soggetti a rischio.
"Ancora una volta la sanità ci ricorda quanto importante sia la prevenzione, quanto contino i nostri comportamenti e abitudini: ciò non di meno si rimane scossi, davanti alla morte anzitempo di un concittadino di 47 anni colpito da influenza. Porgo le mie più sentite condoglianze e la mia vicinanza ai suoi familiari" ha commentato Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale sul decesso avvenuto a Vicenza.
Sulla vicenda è intervenuto anche l'Istituto superiore di sanità (Iss): "Al momento la quasi totalità dei casi positivi a influenza è dovuta a infezioni da virus A H1N1pdm09. Questo ceppo è derivante da quello che ha causato la pandemia influenzale nel 2009/2010, ma è fra quelli normalmente circolanti nel mondo in questi ultimi anni, tanto che è tra quelli inseriti nel vaccino antinfluenzale. Si sottolinea pertanto l'importanza della vaccinazione specialmente per le categorie per cui è raccomandata. I dati della sorveglianza dei casi gravi (Sari)" spiega dunque l'Iss dopo i due decessi a Vicenza per il virus influenzale A/H1N1.
"In base ai dati inviati ad oggi dalle Regioni/Pa al sistema di sorveglianza RespVirNet – ricorda l'Iss – al momento l'incidenza delle sindromi simil influenzali in Italia è nella fascia di intensità ‘alta' ed è pari, secondo i dati dell'ultimo bollettino, a 17,5 casi per mille assistiti. A questa cifra, e alla conseguente pressione sui sistemi assistenziali, concorrono diversi virus respiratori, dall'influenza vera e propria al Sars-CoV-2 al virus respiratorio sinciziale (Rsv). Sebbene i livelli raggiunti nelle ultime settimane siano i più alti dall'inizio della sorveglianza, la situazione – precisa l'Iss – complessivamente rientra nell'alternarsi di intensità annuale delle stagioni di trasmissione dei virus respiratori, e anche il periodo in cui si è verificato il picco non presenta anomalie ed è anzi in linea con quanto riportato da altri Paesi europei".