Influenza, auguri, baci e strette di mano estendono il contagio

Il freddo si affaccia nuovamente sul paese dopo mesi di temperature prevalentemente miti. Con il clima più rigido si presenta anche l'influenza, che ha già imposto a molti italiani un Natale a casa, sotto alle coperte. Secondo le previsioni degli esperti 100-120 mila italiani dovrebbero aver trascorso le festività con l'influenza, ma il picco deve ancora arrivare. Proprio il Natale, infatti, facilita la trasmissione dei virus: ambienti chiusi in cui sono presenti più persone, scambio di auguri, strette di mano, baci sono tutti elementi che contribuiscono ad estendere l'influenza. Tra due o tre settimane si conteranno i malati "causati" da queste feste, ma per il picco, secondo Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università degli Studi di Milano, bisogna aspettare "almeno febbraio, magari con un po' più di ritardo rispetto agli altri anni per via del clima mite iniziale di questa stagione invernale".

Il vaccino anti-influenzale contribuirà a limitare i contagi, anche se, ha ammesso qualche giorno fa il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc), è possibile che si sviluppino leggere mutazioni dei virus rispetti a quelli che rientrano nel ceppo trattato dal farmaco, l'A/H3N2. In questo caso il vaccino comunque avrà effetto, anche se potrebbe essere limitato. Il consiglio dell'Ecdc è di sottoporsi comunque al vaccino perché, oltre a prevenire l'influenza stagionale e a limitare quella da virus simili, aiuta a debellare anche altre virus. Per ora, ha spiegato ancora Pregliasco all'Adnkronos, non sono state osservate mutazioni "dell'A/H3N2, ma ci aspettiamo che arrivi. E per valutarne l'eventuale impatto dovremo capire in che quota contribuirà all'andamento complessivo della stagione".