Influenza A, un’altra vittima a Napoli: rischio pandemia o allarmismo ingiustificato?
Preoccupano le notizie dei nuovi decessi in Italia a causa dell’ influenza A/H1N1. Dopo i decessi dei giorni scorsi, ieri la sesta vittima si è registrata a Napoli, dove l'influenza ha causato la morte di una donna di 49 anni che aveva contratto il virus durante una crociera e che già nel corso del viaggio aveva lamentato alcuni sintomi tipici dell’influenza A: febbre alta, crisi respiratoria, dolori muscolari e che nonostante fosse affetta da altre patologie (obesità, diabete, ipertensione), non si era vaccinata contro l’influenza tradizionale.
Notizia di altri casi di contagio giungono dal Piemonte, dalla Lombardia e dalle Marche tanto che il ministro della Salute Ferruccio Fazio è intervenuto a rassicurare l’opinione pubblica, ribadendo che non esiste nessun allarme pandemia, ma che le categorie a rischio dovrebbero sempre vaccinarsi. Insomma niente di nuovo, anche quest'anno, con l'arrivo dell'influenza stagionale, si è scatenato un bombardamento mediatico senza precedenti sull'influenza H1N1, l'ex influenza suina, creando un allarmismo che, il più delle volte è privo di ogni fondamento.
Si tratta, infatti, di un’influenza che dal punto di vista sintomatico non si distingue in alcun modo dalla classica influenza stagionale (la vera differenza semmai è rappresentata dal fatto che l'influenza A si diffonde più rapidamente dell’influenza stagionale perché, trattandosi di un nuovo virus, molte persone non hanno ancora gli anticorpi per difendersi), mortale come tutte le influenze, che però vede una campagna mediatica allarmistica di proporzioni enormi; infatti fino ad oggi la gran parte dei decessi si è verificata su soggetti particolarmente sensibili e con altre patologie.
Non dobbiamo dimenticare infatti che ogni anno in Italia muoiono, per complicanze derivanti dalla normale influenza stagionale, circa 8.500 persone: dalle 50 alle 220 mila persone all’anno in Europa e mezzo milione in tutto il mondo. Quindi, niente allarmismi, ma le solite importanti precauzioni per evitare il contagio influenzale.