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Inflazione al rialzo, portafogli sempre più magro per gli italiani

Sale il costo della vita: si spendono 279 euro in più rispetto ad un anno fa. Coldiretti: “È la deflazione per effetto della crisi che fa crollare i consumi”
A cura di Redazione
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L'Istat rivede al rialzo le stime provvisorie relative all'inflazione di luglio, che si attesta all'1,2% rispetto all'1,1% stimato in precedenza. Insomma, nonostante il crollo dalla domanda, l'inflazione non abbassa la testa. Quello che preoccupa maggiormente il Codacons è che "il carrello della spesa, ossia i beni acquistati con maggiore frequenza dai consumatori, quelli il cui acquisto non può essere rinviato a tempi migliori, continua a salire segnando un balzo pari al 2% su base tendenziale, rispetto all'1,7% di giugno. In termini di aumento del costo della vita, secondo i consumatori ciò significa che una famiglia media di 3 persone, per la sola spesa di tutti i giorni, spenderà 279 euro in più rispetto ad un anno fa. Per una coppia l' aumento di spesa per acquistare beni non rinviabili, come gli alimentari, equivale a 230 euro in più su base annua. Una stangata superiore persino alla tanto contestata Imu sulla prima casa, pari a 225 euro".

"È la deflazione per effetto della crisi che fa crollare i consumi e riduce i prezzi dei prodotti alimentari dello 0,8% in media con punte del -7,2% per la verdura e del -6,7% per la frutta fresca sul piano congiunturale" spiega Coldiretti nel commentare i dati Istat. A luglio si registra il calo più consistente nei prezzi dei prodotti alimentari, in controtendenza rispetto all'andamento generale. Diminuzioni congiunturali nel carrello della spesa – segnala la Coldiretti – si registrano anche per il pesce fresco di mare di pescata (-0,9%) e dei molluschi freschi (-0,5%), mentre aumenti si riscontrano per il latte fresco (+0,5%), per il pollame (+0,3%) e per il vino (+0,4%). "Il calo dell'inflazione per i prodotti alimentari – osserva la Coldiretti – è dovuto non soltanto alla riduzione delle quantità acquistate, ma anche al diverso modo di fare la spesa degli italiani in tempo di crisi. Le vendite dei cibi low cost nei discount alimentari sono le uniche a far segnare un aumento nel commercio al dettaglio in Italia dall'inizio dell'anno. A cambiare è quindi il livello qualitativo dei prodotti alimentari, acquistati con un aumento nel carrello dei ‘cibi low cost' offerti spesso a prezzi troppo bassi per essere sinceri, che rischiano di avere un impatto sulla salute".

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